Bellaria, madre muore a 48 anni per un'epatite fulminante

Gravi danni al fegato. Inutile il trasferimento a Bologna

Carla Sacchet era nata a Belluno il 4 marzo 1969, viveva a Bellaria Igea Marina da moltissimi anni, aveva due figli, Elisa e Lorenzo. Era molto conosciuta e stimata, da sempre lavorava come commessa al bar pasticceria ‘Succi’

Carla Sacchet era nata a Belluno il 4 marzo 1969, viveva a Bellaria Igea Marina da moltissimi anni, aveva due figli, Elisa e Lorenzo. Era molto conosciuta e stimata, da sempre lavorava come commessa al bar pasticceria ‘Succi’

Rimini, 17 luglio 2017 - Era una donna bella e affabile, sempre gentile e sorridente con tutti. E’ morta all’improvviso per una rarissima forma di epatite fulminante che se l’è portata via in meno di una settimana. Aveva 48 anni Carla Sacchet, residente a Bellaria Igea Marina dagli anni Novanta, dove si era sposata con Giorgio Vasini, e aveva messo al mondo due figli, Elisa (educatrice sociale e studentessa universitaria) e Lorenzo, ancora minorenne.

Un destino crudele quello che l’ha uccisa all’improvviso, e che ha lasciato nella più profonda disperazione i famigliari, sgomenti e addolorati i tantissimi che l’avevano conosciuta e apprezzata per le sue qualità umane, per la sua gentilezza e disponibilità.

«La mia mamma... è morta la mia mamma... non posso lasciare andare da sola la mia mamma», urlava disperata la figlia maggiore, Elisa, al funerale che si è tenuto l’altra mattina, alla parrocchia di Nostra Signora del Sacro Cuore di Igea Marina. Una chiesa gremita per l’estremo saluto a una «donna simpatica – come la ricorda un’amica di vecchia data –, molto aperta, una madre attenta, e grande lavoratrice».

Da giorni è chiuso per lutto il bar pasticceria Succi di via Torre a Bellaria, un’attività della quale Carla era un’autentica colonna. I titolari, legati da una profonda amicizia con la storica dipendente, sono stati travolti dalla tragedia.

Carla Sacchet è morta venerdì, all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Dove i medici riminesii l’avevano fatta trasferire d’urgenza in elisoccorso quando si era prospettata la possibilità di effettuare un trapianto di fegato. Ma la donna è morta prima di poter eseguire l’intervento.

Il suo fegato, colpito da una forma di epatite gravissima, non ha retto. Quando è stata presa in carico dai sanitari del pronto soccorso degli ‘Infermi’, la settimana scorsa, le risultanze delle analisi cui è stata subito sottoposta hanno fornito un quadro drammatico. I valori delle transaminasi erano altissimi. In pratica la quarantottenne è stata vittima di una devastante intossicazione al fegato.

Carla Sacchet è stata cremata nell’ara crematoria di Rimini. Poi le ceneri sono state trasferite a Belluno, sua città d’origine.