Bene confiscato e spiagge Ecco il piano per i disabili

Il sindaco Giorgetti incontra la delegazione di Fand: "Già due progetti attivi". Sul piatto l’immobile sottratto alla mafia in via Baldini e i nuovi accessi all’arenile

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Il bene confiscato alla mafia diventerà (in parte) una casa per disabili e portatori di handicap per renderli autonomi e indipendenti. È il progetto che sta portando avanti l’Amministrazione di Bellaria Igea Marina insieme alla Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand). Ieri il sindaco Filippo Giorgetti ha accolto in città una delegazione, guidata dal coordinatore provinciale Gianclaudio Ferro. L’incontro è stato un’occasione per conoscersi e imbastire un rapporto di collaborazione lungo e duraturo. "Abbiamo già due progetti attivi – spiegano dal Comune – che ci vedranno impegnati sul tema della disabilità. Il primo è legato al bene confiscato alla malavita di via Baldini: volevamo restituire questo bene alla collettività e così, nello specifico, renderlo un ‘Gruppo Appartamento’".

Il bene è composto da due unità abitative indipendenti: una struttura accoglierà disabili per trovare indipendenza, anche lavorativa, con la certezza di essere comunque seguiti nel loro percorso dalle istituzioni. Al disabile sarà prospettata anche l’acquisizione di competenze digitali. "Sull’immobile di via Baldini abbiamo già ottenuto un finanziamento regionale da 300mila euro – sottolineano ancora dal Comune – per il recupero dei locali e la loro conversione affinché possano soddisfare le esigenze di chi verrà ospitato. Il progetto entrerà nella fase esecutiva già nel 2023".

L’altro progetto di cui Fand ha parlato con gli amministratori locali è ’In Emilia Romagna c’è una vacanza per me’, con Regione capofila. "Grazie all’accesso a finanziamenti ministeriali – conclude il Comune – Bellaria Igea Marina si candida a realizzare accessi al miglioramento dell’accessibilità in spiaggia per i portatori di handicap. Realizzeremo accessi per passerelle, docce e servizi igienici per il superamento delle barriere architettoniche in zone strategiche anche dal punto di vista della fruibilità e della socializzazione, come spiagge libere utilizzate dai centri estivi. Parte integrante del progetto bellariese è anche l’acquisto di dieci sedie da mare Job, preziose per dare a tutti il piacere di un bagno in mare, da destinare alle strutture balneari".