Benedizioni vietate a scuola "Io e il sindaco lasciati fuori"

Parla il parroco di Maiolo: "Prima mi avevano detto sì, poi la retromarcia. Mi sono presentato lì con il primo cittadino ma ci hanno impedito di entrare".

Benedizioni vietate a scuola  "Io e il sindaco lasciati fuori"

Benedizioni vietate a scuola "Io e il sindaco lasciati fuori"

di Manuel Spadazzi

É pronto a ripresentarsi a scuola con il ramoscello d’ulivo, "per chiarire questa faccenda di cui si è parlato già troppo. Marcello Fattori, sindaco di Maiolo, è sicuro che "con la scuola troveremo un punto d’incontro per consentire la benedizione di Pasqua". Quella benedizione che la scuola ha negato, sabato scorso, su decisione di Annalisa Celli, dirigente dell’istituto comprensivo di Pennabilli (di cui fa parte la scuola di Maiolo). Il 21 marzo poi la dirigente ha firmato la circolare con cui ha vietato le benedizioni nelle scuole "durante l’orario delle attività didattiche". La circolare ha mandato su tutte le furie il sindaco di Pennabilli Mauro Giannini, che ha firmato l’ordinanza con cui ordina "di consentire ai preti il rito della benedizione anche durante le attività didattiche". La notizia ha fatto il giro dell’Italia e tanti attaccano il primo cittadino, non nuovo a ordinanze ’particolari’: basta ricordare quella in cui, a Natale, imponeva ai suoi cittadini di "essere felici". Ma lui non si scompone. E ribadisce: "E’ inaccettabile, come accaduto a Maiolo sabato 18 marzo, che a un sacerdote venga impedito di entrare nella scuola per dare la benedizione".

Che le cose siano andate esattamente così lo conferma lo stesso prete, don Luca Bernardi, parroco a Maiolo. "Non voglio fare alcuna polemica o commento – premette – Mi limito a raccontare i fatti. Avevo chiesto di potermi recare il 18 marzo nella scuola materna ed elementare per la benedizione, e mi era stato detto di sì. Ma venerdì 17 dalla scuola mi hanno richiamato per dirmi che avevano parlato con la dirigente (la Celli, ndr), che aveva negato l’autorizzazione. Così ne ho parlato con il sindaco Fattori, il giorno dopo al mattino siamo andati insieme a scuola, ma ci è stato impedito l’ingresso e pure la possibilità di impartire la benedizione dall’esterno". Fattori conferma: "È andata così e mi è dispiaciuto. A mio parere non c’era nulla di male, le benedizioni a scuola fanno parte della nostra tradizione. Mercoledì (l’altro ieri) avevamo l’incontro con la preside per trovare la soluzione, ma poi è arrivata l’ordinanza di Giannini e il discorso si è interrotto. Ma credo si possa trovare una soluzione, facendo la benedizione in altri orari, magari prima delle lezioni, con studenti e genitori interessati".