Cattolica, troppa ressa al Bikini. Locale chiuso

Ferdinando Bianchini, uno dei gestori: "Assediati dai ragazzini, rischiavamo grosso. Io non faccio il baby sitter"

La folla di giovanissimi che al sabato sera assalta il Bikini di Cattolica (repertorio)

La folla di giovanissimi che al sabato sera assalta il Bikini di Cattolica (repertorio)

Cattolica, 21 luglio 2020 - Sabato notte, quando verso le due, ha visto la folla di ragazzini che premeva per entrare nel suo locale, il Bikini a Cattolica, ha chiuso i cancelli. Erano davvero troppi per riuscire a contenerli, in tempi di distanziamento sociale e mascherine. Così Ferdinando Bianchini, con i suoi soci Gabriele Piemonti e Micaela Gatti, ha pensato bene di chiudere. A spiegarlo è lo stesso Bianchini: "Sabato sera era arrivata tantissima gente, una folla immensa. Per noi era anche il primo sabato destinato a ragazzi con almeno sedici anni. Avevamo già fatto i controlli all’ingresso, l’alcoltest, i documenti, tutto e di più, raccomandando ai clienti di seguire le distanze di sicurezza e di tenere la mascherina in caso questo non fosse possibile. Alle due di notte, però abbiamo visto che fuori dal locale si era creata una ressa pazzesca. Non saremmo stati in grado di gestire tutti quei ragazzini. Da qui la decisione di chiudere. Lo abbiamo fatto con grande coscienza, non volevamo rischiare".  

Il timore era, dunque, solo uno: gli assembramenti. "Non volevamo avere problemi di nessun genere, capisco che gli adolescenti non hanno un locale dove andare e quindi si riversano da noi – continua il gestore del Bikini – ma io non voglio fare il baby sitter o ancora peggio, fare il cane da guardia a giovani che non danno retta. Non ti ascoltano gli adulti quando dici loro di indossare la mascherina, figurarsi i giovanissimi che si sentono invincibili. Non ho voluto avere storie di assembramenti o altro, così ho preferito chiudere i cancelli del locale e non fare più entrare nessuno. Amo il mio lavoro, ma non mi va di rischiare per qualche cliente in più. Posso stare senza tranquillamente".  

E Bianchini guarda già al futuro. "Ho già deciso che alzerò l’età richieta per entrare nel locale: dovranno avere almeno diciott’anni. Lo ripeto, voglio vivere tranquillo. In più ultimamente stanno arrivando anche qui a Cattolica bande di giovanissimi, italiani di seconda generazione che danno fastidio ai loro coetanei. Al Malindi, per esempio, domenica sera non c’è stato alcun problema, ma la serata era dedicata a un altro target, non ai ragazzini e la situazione è stata decisamente serena e rilassata", conclude Bianchini.  

Domenica sera più agitata, invece, sulle colline di Riccione e Misano, fuori dalle discoteche. Anche qui tanti giovanissimi che hanno tentato di entrare nei locali, ma per evitare assembramenti, molti sono stati lasciati fuori. E quelli esclusi, in quattro diverse occasioni, hanno dato vita ad autentiche risse nella zona antistante l’ingresso delle discoteche. Il personale dei locali ha subito allettato i carabinieri che, per quattro volte nel corso della notte, si sono precipitati in collina, senza però trovare nessuno dei giovani contendenti. Alla vista dei lampeggianti dei carabinieri, si erano già dati alla fuga, mettendo subito fine ai tafferugli. E chi è rimasto ferito ha pensato bene di evitare di correre in pronto soccorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA