Bimba di sei mesi morta a Rimini per una polmonite

La piccola è stata stroncata dal virus sinciziale al Pronto soccorso pediatrico dell’Infermi tra le braccia della mamma

Rimini, 13 gennaio 2023 – È morta ad appena 6 mesi, la sera del 22 dicembre, mentre si trovava nel Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Infermi. Stroncata da una tremenda polmonite causata dal virus sinciziale, che non ha lasciato scampo alla piccola bambina riminese. Non è servita a nulla la corsa al nosocomio da parte della mamma, così come le immediate cure ricevute dalla piccola da parte dei sanitari del Pronto soccorso. Dopo un’attenta idratazione e tutte le cure del caso, la bimba di appena 6 mesi è morta tra le braccia della madre, al termine di una serata terribile. Tre giorni appena prima di Natale.

Una morte naturale. Così come è stato chiarito nei giorni scorsi al termine dell’esame autoptico a cui la bambina è stata sottoposta per determinare con certezza le cause dell’improvvisa morte. Questo l’esito a cui, al momento, non sarebbero seguite indagini da parte della Procura per valutare se ci siano state o meno responsabilità connesse al decesso. Quel che resta è però un dramma familiare terribile, quello che è stata costretta a vivere una famiglia riminese, che ha visto morire presto, davvero troppo presto, la piccola bambina. Ma andiamo con ordine.

Era sera appunto, il 22 dicembre, quando al Pronto soccorso pediatrico dell’Infermi la mamma è arrivata con la piccola di appena sei mesi, debilitata fortemente dal maledetto virus degenerato in una severa polmonite. La piccola è stata dunque immediatamente presa in carico dai sanitari del nosocomio, con la somministrazione "di tutte le cure del caso", assicurano dal presidio ospedaliero. Un piccolo miglioramento. Per un momento l’allarme rientra. Ma poi, secondo le ricostruzioni, le condizioni della bambina di sei mesi tornano a peggiorare. Precipitano, fino a quando la piccola smette di respirare e viene constatato il decesso mentre era con la madre ancora all’interno dell’ospedale. La sera stessa del 22 dicembre.

Momenti di una tragedia che tuttavia ha necessitato un ulteriore approfondimento. Con la disposizione appunto dell’esame autoptico atto a chiarire se fosse stato proprio quel maledetto virus e la sua degenerazione a porre fine così presto alla vita della piccolina. Un sospetto poi confermato nei giorni successivi. Cause naturali è stato infatti l’esito. Non per questo meno glaciale, terribile. Arrivato a chiudere un cerchio su cui al momento non ci sono ulteriori approfondimenti con l’entrata in campo della magistratura, necessari qualora la famiglia dovesse denunciare eventuali negligenze o responsabilità dei sanitari che, per ora, non sembrano esserci state.

f. z.