Rimini, "Birra di Hitler e vino del Duce in un market del lungomare"

Segnalazione del Centro antifascista a prefettura, Comune e carabinieri. Il Comune: "Offerta ripugnante"

La birra di Hitler e del Duce, gadget del nazifascismo

La birra di Hitler e del Duce, gadget del nazifascismo

Rimini, 3 giugno 2018 - Ci risiamo: etichette con le immagini di Adolf Hitler e Benito Mussolini su bottiglie di birra e di vino in vendita in un notissimo minimarket della zona mare. A fotografarle, e denunciare il caso a prefettura, forze dell’ordine e comune è il ‘Coordinamento Rimini antifascista’. Si ripete il film già visto tre anni fa, quando Yonatan e Michael Weinberg, due fratelli ebrei californiani denunciarono, sulle pagine del Carlino, lo choc e l’offesa per aver visto foto e citazioni di Hiter e Mussolini in bella mostre sugli scaffali di un minimarket. Di lì partì l’iniziativa del sindaco Andrea Gnassi perché il parlamento inasprisse la normativa attuale.

«Di segnalazioni come queste ne riceviamo almeno 5-6 ogni anno – commentano da Palazzo Garampi – ed è per questo che nel 2015 il sindaco Gnassi tramite alcuni parlamentari aveva avanzato la proposta della legge Scelba-Mancino per inasprire penececsanzioni contro chi fa apologia del fascismo anche attraverso la commercializzazione di prodotti». La nuova legge nonostante l’impegno di parlamentari come l’onorevole Fiano non ha concluso il suo iter. «Finché una nuova legge non sarà approvata tutti i tentativi di prefetture, procure e comuni possono in sostanza nulla – agggiunge l’amministrazione –. Naturalmente ci auguriamo che il nuovo parlamento riprenda in mano la legge proposta da Rimini in modo da dare a tutte le istituzioni gli strumenti per interventi con possibilita di successo. Se questo avvenisse il comune di Rimini sarebbe un secondo dopo a bussare alla porta di quegli esercizi che diffondono queste immagini vergognose per l’Italia intera». L’iniziativa di Gnassi partì dallo sdegno dei due turisti americani che si erano imbattuti nei gadget fascisti sulle etichette di vino di un supermarket in zona mare.

«Un fatto ripugnante – commenta l’assessore alle Attività economiche, Jamil Sadegholvaad –, niente a che fare con l’offerta commerciale degna del nostro turismo. Di fatto come amministrazione comunale abbiamo le mani legate, ma faremo ulteriori approfondimenti riguardo questa specifica situazione. Faremo tutti gli approfondimenti del caso. Purtroppo come Comune non possiamo fare fughe in avanti, in assenza di una normativa nazionale adeguata, anche perché i Comuni che hanno provato a intervenire direttamente, senza un quadro di riferimento normativo più ampio, sono stati ‘castigati’ dai giudici a favore dei commercianti».

«In un momento storico come questo bisogna vigilare e rigettare qualsiasi tentativo di simpatizzare per cose terribili come nazismo e fascismo – spiega la responsabile del Coordinamento Rimini antifascista, cui aderiscono ventitré tra associazioni e sindacati – addirittura mettere Hitler in bella mostra sulle bottiglie di birra è davvero troppo. Chiediamo a chi di dovere che intervenga severamente».