Blitz antimafia, arrestato un affiliato del clan Brunetto

Leonardo Cavallaro, 24 anni, era agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica: è stato trasferito nel carcere di Ancona

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"Siamo venuti a prenderlo ieri mattina e lo abbiamo trasferito nel carcere di Ancona perchè, nell’ordinanza di custodia cautelare che lo riguarda, è accusato di associazione a delinquere. E’ un associato, dunque, non un semplice spacciatore". Alla Compagnia dei carabinieri di Giarre, in provincia di Catania, sono di poche, ma essenziali parole: "Il suo nome rientra nell’operazione che ha disarticolato il clan Brunetto, legato a Cosa nostra catanese". Lui è Leonardo Cavallaro, 24 anni appena compiuti, da qualche tempo agli arresti domiciliari in Romagna, in una comunità di recupero tra il Riminese e il Cesenate. Il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine per spaccio, atti persecutori, si trova adesso nel carcere di Ancona: in passato era stato ospite di un’altra comunità a Maiolo, in Valmarecchia.

L’operazione, denominata Jungo, nome di uno storico quartiere di Giarre adibito in piazza di spaccio ventiquattro ore su ventiquattro, e condotta dai carabinieri della Compagnia di Giarre, (guidati dal capitano Luca Leccese), sotto il coordinamento dei magistrati della Dea etnea, ha colpito la frangia del gruppo mafioso ’Brunetto’, articolazione della famiglia mafiosa ’Santapaolo-Ercolano, più conosciuta come la ’cosa nostra catanese’. Sono 46 le misure cautelari eseguite in tutta l’operazione dai carabinieri di Giarre. Le accuse variano da associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti, nonché estorsione aggravata dal metodo mafioso. Gli investigatori hanno lavorato, avvalendosi anche di attività di intercettazioni e appostamenti e hanno ricostruito la mappa dei clan, ricostruendo ogni movimento di pusher, i loro compensi, il mantenimento delle loro famiglie qualora fossero stati detenuti, nonchè i canali di approvigionamento di ingenti quantità delle varie sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno fatto luce sulle dinamiche e sui protagonisti di tutto il clan Brunetto, permettendo di identificare figure apicali per i vari comuni siciliani. Ancora tutta da decifrare, invece, a livello riminese, la figura del giovane Leonardo Cavallaro, o meglio e i contatti che è riuscito a creare, nonostante la sua presenza in comunità terapeutica, qui in Romagna.

Le indagini dell’operazione ’Jungo’sono coordinate dal sostituto procuratore Carmelo Zaccaro del tribunale di Catania.

g.b.