Sono da poco passate le 7 quando scatta il piano di evacuazione. Circa 1.500 persone lasciano temporaneamente le loro case in un raggio di 352 metri attorno a via Europa, dove lo scorso ottobre è stato rinvenuto un ordigno inesploso dal peso di 500 libbre sganciato da un aereo durante la seconda guerra mondiale. E’ iniziato così, ieri mattina, con la chiusura dei varchi in zona Flora, il bomba-day di Santarcangelo. Le operazioni sono state coordinate dalla prefettura di Rimini e dal comando delle forze operativa nord dell’Esercito attraverso il Centro operativo di Protezione civile che è stato allestito per l’occasione via Scalone. La mattinata si è articolata in due fasi distinte, prima con la neutralizzazione sul posto dell’ordigno e in seguito con il suo trasporto in una cava di Poggio Torriana, a pochi chilometri di distanza, per il brillamento. L’evacuazione ha interessato per intero le vie Alessandrini, Berlino, Budriolo, Casalegno, Fratelli Cervi, Galliadi, della Libertà, Mancuso, Aldo Moro, Luigi Nicoletti, Primo Maggio, Guido Rossa, Terranova e alcuni tratti delle vie Ugo Bassi, Europa, Pio La Torre, Pascoli, Patrignani, Rughi, Trasversale Marecchia e Vecchia Marecchia. Una volta completata l’evacuazione in base alle direttive della prefettura di Rimini e ultimati i controlli, a scendere in campo sono stati gli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna). I militari si sono occupati del despolettamento della bomba. Terminata l’operazione, alle 10.30 l’ordigno è stato trasferito in sicurezza al sito individuato per il brillamento: riaperti i varchi, è stato quindi dato il via libera ai residenti evacuati per il rientro alle loro abitazioni. L’ordigno è stato infine fatto brillare dagli artificieri dell’Esercito Italiano in una cava di Poggio Torriana: le operazioni si sono definitivamente concluse alle 12.30. Per limitare l’area di evacuazione, e ridurre i disagi alla popolazione, è stata realizzata dai genieri una struttura di contenimento che ha permesso di limitare l’area di evacuazione dagli iniziali 1.282 metri agli attuali 352 metri. "A servizio delle famiglie temporaneamente evacuate è stato allestito un centro di accoglienza all’interno del Centro parrocchiale Giovanni Paolo II", che ieri ha accolto una trentina di persone. A ‘guardia’ dei varchi anche gli agenti della polizia locale e la protezione civile.
CronacaBomba a Santarcangelo. Tutti svegli all’alba per lasciare le case. A mezzogiorno il ‘botto’