"Vissuta esperienza al Cau, due volte: bocciato. Lì giusto una sbucciatura a un’unghia del piede può essere curata". Lapidaria la ’sentenza’ della dirigente del Pd (nonché ex candidata sindaca) Marcella Bondoni sul nuovo Cau, il Centro di assistenza e urgenza inaugurato a inizio estate a Bellaria, vicino al municipio. Il severo giudizio sui social della Bondoni riguardo il Caul incontra condivisioni e opinioni opposte. A partire da quella del sindaco: "Sia dal confronto coi cittadin,i sia dai dati settimanali che ci invia l’Ausl – attacca Filippo Giorgetti – gli accessi risultano quasi triplicati rispetto a quell dell’estate scorsa presso l’allora pronto intervento (che era nello stesso luogo, ndr). Molte persone vengono a farsi curare anche da Rimini nord. Significa che è un servizio importante, migliorato rispetto a prima. Certo: almeno in estate, dovrebbe esserci in maniera costante il raddoppio di medici e infermieri. Così oggi non è. Ma il servizio è molto più completo e migliore. Dipende poi anche da chi ci si trova di fronte. Al di là delle singole esperienze, che a volte possono non essere positive". Sui social i pareri si sprecano: "Esperienza che può essere persino pericolosa – afferma Grazia – se ci si rivolgesse con sintomi non sempre riconoscibili in caso di infarto, perdendo tempo prezioso". "Esperienza molto positiva: colica renale e scoperta di papilloma alla vescica per mio fratello, intervento pronto e competente", scrive Anna. "Esperienza positiva fatta da un’amica – aggiunge Fabiola – Sono stati molto bravi anche con una seria emergenza". I pareri si dividono a seconda delle esperienze fatte: "I Cau – osserva Mauro – sono poco più di una guardia medica. Dipende tutto da chi ti trovi di fronte: a me – a Cervia – mi hanno spedito via con infarto in corso".
I problemi non sono solo al Cau di Bellaria, ma anche in quello di Santarcangelo: "Venerdì – racconta Emanuele – ho accompagnato un famigliare. Permanenza di circa 6 ore, sala d’attesa piena, tempi di visita biblici. Un signore molto anziano visto l’afflusso, ha scelto di tornare a casa dicendo in lacrime: ci vogliono fare morire così".