
Leonardo Bonucci (al centro) ospite stamattina alla scuola delle Maestre Pie
Rimini, 29 maggio 2025 – A cuore aperto. Bagno di folla, stamattina, per Leonardo Bonucci, ospite dell’Istituto delle Maestre Pie di Rimini per rispondere alle domande degli studenti e parlare, oltre che di calcio, di vita. L’ex azzurro si è intrattenuto con tutti gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, nel cortile, per poi passare a un momento più raccolto, dedicato ai ragazzi delle medie, nel teatro dell’istituto. Prima, durante e dopo selfie e autografi, ma anche domande su passato, presente e futuro.
Come il ricordo delle due finali di Champions con la Juve: “Ho più rimpianti sulla prima, quella con il Barcellona delle stelle. Dopo il pari di Morata c’è stato un momento in cui pensavamo di potercela fare, ma non ci siamo riusciti. Col Real, qualche anno dopo, nulla da dire. Nel secondo tempo hanno cambiato totalmente marcia, come mi ha confermato Cristiano quando poi è arrivato alla Juve”.
Non solo calcio, nel racconto del difensore azzurro. Anche tanta vita. Emozioni forti, come quelle vissute nell’attesa dell’operazione al figlio Matteo. “Ricordo come fosse adesso. Siamo entrati in ospedale alle 6 del mattino e lui è uscito dalla sala operatoria alle 6.30 di sera. Io avevo il dovere di essere forte per tutti gli altri, ma nei momenti di solitudine le lacrime scendevano. Mi ricordo due cose: il suo ruggito prima di entrare e la luce che proveniva dalla sala operatoria. Quando è uscito è stata un’emozione forte”.
E il futuro di Bonucci? Su una panchina. "Voglio prendere il patentino. Vorrei arrivare ad allenare una squadra e che si dica “Questa si riconosce, è allenata da Bonucci”.