"Bonus 80% per gli hotel, i soldi non basteranno per tutti"

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"Il bonus 80% per le strutture ricettive rischia di essere una beffa per chi ha presentato domanda", avverte il presidente di Federalberghi Bruno Bianchini (in foto).

Giusto ieri mattina al G20 spiagge, che si teneva a Riccione, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha precisato come a fronte di 600 milioni di euro a disposizione, "abbiamo avuto richieste per 3 miliardi di euro. Adesso dovrò chiedere al mio collega Franco (ministro dell’Economia e delle Finanze ndr) misure aggiuntive", precisando che "la misura in questione ha funzionato". Ma per Federalberghi l’idea di vedersi rimborsato l’80% della somma prevista per la riqualificazione della struttura andrà sensibilmente rivista. "Non è affatto una certezza - riprende Bianchini -. Se in tutto il Paese sono state presentate circa 7.500 domande per un valore di 3 miliardi di euro di investimenti, e le risorse a disposizione sono molto meno, appena 600 milioni, va da sé che non c’è la copertura sufficiente per garantire un rimborso all’80% della spesa da sostenere. Per di più chi sarebbe disponibile a farti lo sconto in fattura se non c’è la certezza del rimborso da parte dello Stato? In queste condizioni lanciarsi in un intervento di riqualificazione alberghiera che spesso supera il mezzo milione di euro se non il milione, diventa complicato. La misura introdotta dal governo prevede un rimborso alle prime 3.700 aziende che hanno fatto domanda. Le altre potrebbero rimanerne escluse, dover attendere altri anni e altri fondi se arriveranno con nuovi bandi. Ma anche con 3.700 aziende da finanziare mi pare che il valore dei progetti sia comunque superiore alle risorse a disposizione. Dunque attenzione perché la certezza del bonus non c’è". Mediamente le strutture ricettive che si sono candidate al bando ministeriale sono la metà del totale delle domande. In Emilia-Romagna sono state avanzate al ministero 517 richieste per un valore 187 milioni di euro.

a.ol.