"Bonus per bar e ristoranti ma non solo in centro storico"

Palazzo Garampi chiede di estendere le misure annunciate dal governo per evitare i ricorsi

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"Benvengano le misure nazionali di sostegno a negozi, attività artigianali, bar e ristoranti, ma vanno calibrate in modo che resistano all’urto di eventuali ricorsi. E non siano limitate al centro storico ma all’intero territorio". L’assessore alle Attività economiche, Jamil Sadegholvaad, commenta le proposte al vaglio del governo per spingere i consumi e sostenere le attività economiche. Tre le iniziative in discussione un rimborso per le spese (fino al 20%) in bar e ristoranti (ma anche agriturismi e tavole calde) o per scarpe e abbigliamento; una seconda – proponente il ministro Franceschini – che si pone l’obiettivo di rivitalizzare i centri storici con un bonus destinato a chi fa acquisti nei negozi; un terzo – su proposta della ministra Bellanova – per favorire l’acquisto da parte dei commercianti italiani di prodotti agricoli italiani. L’assessore anzitutto mette in guardia dalla "potenziale discriminazione tra attività commerciali di un’area rispetto a un’altra della città". Bisogna fare attenzione, avverte Saegholvaad, affinché il provvedimento finale "moduli il sostegno e lo stimolo ai consumi nei confronti di tutta la rete dei commercianti indipendentemente dalla zona della città". Insomma, no a figli e figliastri. Dal canto suo Palazzo Garampi dà "ulteriore impulso a iniziative e misure a sostegno dell’economia locale già attive, dal resistere all’urto di eventuali ricorsi albo delle Botteghe storiche alla no tax area, dal progetto Rimini Open space alle misure sul fronte fiscale. Ora "aspettiamo riveduti e corretti i nuovi incentivi del governo". "Un aiuto considerevole sarebbe tutelare chi produce e chi vende italiano - afferma Giammaria Zanzini, presidente Federmoda – per queste imprese serve un abbassamento notevole della fiscalità e della tassazione. Ben venga la tutela dei centri storici e dei relativi negozi di prossimità poiché abbiamo già perso il 15% di piccoli negozi di vicinato nei centri. Infine le banche del territorio devono aiutare maggiormente le piccole imprese, cosa che ci risultano facciano fatica a fare. Urge un bonus fiscale tributario almeno fino al 2021".

Mario Gradara