Boom di assunzioni: 23mila in tre mesi, il 60% nel turismo

Le previsioni degli imprenditori per il periodo maggio-luglio: in crescita il settore dei servizi alla persona, stabile il commercio

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L’ottimismo non manca di certo. Nonostante tutto: gli effetti della guerra sul turismo, i rincari, la pandemia che – seppur sullo sfondo – c’è ancora. Un ottimismo che si traduce, dal punto di vista degli imprenditori, nell’intenzione di assumere nuovo personale. Tali previsioni, nei numeri, sono di gran lunga superiori a quelle dell’anno scorso. E nel Riminese il settore dell’alloggio e della ristorazione – dunque tutto ciò che ruota intorno al turismo – è sempre trainante.

I dati di Excelsior Informa, il bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei selvizi, realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di Commercio, dicono che nella nostra provincia sono 6.200 le entrate previste nel mese di maggio e 22.980 nel trimestre maggio-luglio 2022, con una variazione sull’analogo periodo del 2021 di +8.540 assunzioni, mentre la variazione rispetto al solo mese di maggio 2021 è di +2.670. I contratti previsti riguardano per il 92% dei casi lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze), con 7 punti percentuali in più rispetto al periodo precedente; il restante 8% è riferito a lavoratori con forme contrattuali diverse (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze).

Per quanto riguarda i settori, come detto, nel Riminese alloggio, ristorazione e servizi turistici catalizzeranno la maggior parte delle entrate: 3.670 su un totale di 6.200 a maggio, 14.440 su poco meno di 23mila nel trimestre. Dunque più del 60%.

E ancora: rispettivamente 840 e 3.150 assunzioni previste nel settore dei servizi alle persone (ancora in marcata espansione), 470 e 1.770 nel commercio (calo), 300 e 710 per i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, 180 e 670 per i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio. Le previsioni di assunzioni per i giovani con meno di 30 anni riguardano il 25% dei casi (-3%). In 33 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà a trovare i profili desiderati.