
Per il bilancio del 2024, le Fiamme gialle alzano la guardia sul fenomeno: "Raggiri anche per 200mila euro". E aumentano gli evasori totali: sono 43 tra pasticcerie, negozi d’abbigliamento e settore costruzioni. .
Ci sono le promesse di facili guadagni, anche del 200%. La garanzia di sedicenti broker esperti che, affidando loro il capitale di una vita, potranno fare moltiplicare il denaro. E poi, dopo, c’è la dura realtà. Quella in cui sono andati a sbattere da inizio anno una decina di persone che hanno denunciato alla Guardia di finanza di Rimini di essere rimasti vittime di una truffa, vedendo così volatilizzarsi in investimenti fittizi anche somme ragguardevoli come 200mila euro per una singola vittima truffata. "Si tratta di persone sui 50 anni, istruite, benestanti. Che comunque cadono nella rete dei facili guadagni promessi dopo essere stati contattati prevalentemente tramite i social. È una piaga che le Fiamme Gialle si impegnano a contrastare quotidianamente". Ne parla così il comandante provinciale della Guardia di finanza di Rimini, il colonnello Alessandro Coscarelli, intervenuto insieme al colonnello pilota e comandante del Roan di Rimini Emiliano Rampini nel corso del consueto bilancio annuale delle Fiamme Gialle (2024 e primi cinque mesi del 2025), tenutosi ieri per le celebrazioni del 251esimo anniversario della Gdf. L’occasione per fare il punto su numeri che sono "diffusamente in aumento", scandisce Coscarelli, anche per quanto riguarda gli evasori totali, che in provincia di Rimini sono schizzati a 43 in un anno, con una conformazione del substrato ’oscuro’ al Fisco che spazia dalle pasticcerie ai negozi di abbigliamento, qualche albergatore, imprenditori nel mondo delle costruzioni e delle macchine per l’agricoltura.
Complessivamente si contano oltre 5.000 interventi ispettivi e oltre 600 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia, sul fronte dell’evasione fiscale, oltre ai 43 evasori totali e 247 lavoratori irregolari, dei quali 120 completamente in nero, si registrano 94 denunce per reati tributari, con sei arresti, 30 milioni di euro di beni sequestrati e 19 proposte di sequestro. Inoltre con l’attività sui crediti d’imposta agevolati in materia edilizia ed energetici si accertano frodi per circa 2,2 milioni di euro. Ancora: 12 gli interventi in materia di accise, otto i controlli doganali sulle merci e 15 soggetti verbalizzati per gioco illegale. In materia di Pnrr sono invece oltre 260 i controlli per opere dal valore di oltre 41 milioni di euro. A cui si sommano, sempre nell’abito della tutela della spesa pubblica, 61 interventi in tema di reddito di cittadinanza. Mentre ai confini terrestri, marittimi e aerei circa 200 controlli sulla circolazione della valuta e oltre 550.000 euro di valori e titoli al seguito intercettati. Si aggiungono 55 soggetti denunciati per reati societari e uno per usura, con beni confiscati per oltre 343.000 euro. E oltre 17 milioni di beni sequestrati per reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa. Una sessantina gli interventi a tutela del mercato dei beni e dei servizi, con oltre 414.000 prodotti contraffatti sequestrati.