Borgo Sant’Andrea in festa dopo cinque anni

Da venerdì a domenica le strade verranno animate da spettacoli, musica e stand gastronomici

Migration

Ritorna la tradizionale festa del borgo Sant’Andrea nel cuore di Rimini. Sono trascorsi cinque anni dall’ultima edizione, e anche allora fu un successo. Negli ultimi due il Covid ha fatto perdere di vista un appuntamento importante a cui non hanno voluto rinunciare quest’anno le Acli provinciali di Rimini, dando continuità al lavoro fatto in passato dal comitato Quei de bòrg, associazione sciolta di recente. Si torna a sentire la musica per le vie del borgo a frequentare i mercatini, a riscoprire pezzi di riminesità nei cortili privati delle abitazioni e delle attività. Si parte questo venerdì, e non poteva essere diversamente essendo il giorno di San Gaudenzo, patrono della città. A proposito, nella sala interna della parrocchia c’è una mostra fotografica sulla storia della chiesa di San Gaudenzo e del santo. La festa proseguirà sabato e chiuderà domenica.

La zona coinvolta dall’evento comprende la via Covignano, fin dalle scuole Toti dove si saranno attrazioni per i più piccoli, proseguendo in via Saffi, nelle traverse via delle Fosse, via Cignani, nelle strade attorno al borgo e nell’area di via Melozzo da Forlì. Come da tradizione anche quest’anno la festa ha un titolo: ‘L’arte, le storie e i buoni sapori’.

Partiamo dall’arte. Diversi gli incontri in programma che hanno un punto focale: le opere del pittore e monaco riminese del Settecento Nicola Levoli, i cui lavori sono conservati al Museo della Città e nella sede della Fondazione Carim. Lo storico Alessandro Giovanardi sabato alle 16 nella sala di don Pippo, in chiesa, terrà una conferenza sull’artista. Mentre il giorno precedente, venerdì, alle 16, si parlerà di San Gaudenzo, vescovo morto a Rimini nel 360 d.C. Le storie richiamate nel titolo sono invece il racconto del presente attraverso il recupero e la narrazione del passato. Le tradizioni, i racconti degli anziani e i simboli della città divengono così un percorso da vivere. Infine i buoni sapori. E in questo caso arte e cibo siederanno allo stesso tavolo. L’offerta culinaria non mancherà da piazza Mazzini a via Saffi grazie alle attività commerciali. Poi i prodotti d’eccellenza in via delle Fosse e le tavolate da riempire in via Cignani e via Melozzo da Forlì. Come da copione il borgo si riempirà di stand e mercatino nella zona di via Saffi, mentre in via Covignano in mostra antiquariato e modernariato artistico con bancarelle di libri. Lo spettacolo avrà un posto di riguardo nella festa. Si esibiranno nei due palchi allestiti nel borgo il cantautore Filippo Malatesta, il gruppo dei Moka club, la Classic Swing Orchestra e domenica si chiude con i concerti di Sergio Casablanca e Massimo Modula e i Beati precari. A proposito di precari l’Acli presenterà una tavola rotonda nella sala di don Pippo dal titolo ‘Giovani e lavoro. Indagine sulla condizione occupazionale degli under 30 in provincia di Rimini‘, domenica alle 16,45. I dati sono del 2019 e mostrano come i giovani riminesi avevano in media una retribuzione annua che arrivava solo al 66% di quanto guadagnava un coetaneo modenese.