Rimini, botte alla moglie malata di cuore. L’ultima minaccia: "Ti taglio la gola"

Marito violento in carcere dopo l’ennesima aggressione: le ha spaccato una bottiglia in testa L’incubo iniziato quattro anni fa, a luglio l’aveva colpita in corrispondenza del pacemaker

Ennesimo caso di violenza ai danni di una donna (Foto archivio)

Ennesimo caso di violenza ai danni di una donna (Foto archivio)

Rimini, 12 settembre 2022 - Quattro anni di terrore tra botte e minacce, anche di fronte ai figli. Un’escalation di violenza a cui hanno messo fine sabato i carabinieri di Rimini, arrestando il marito orco. L’uomo, un 63enne (di origine moldava), è finito in carcere al termine dell’indagine coordinatata dal sostituto procuratore Davide Ercolani.

Un’indagine partita dopo l’ultima denuncia della moglie, presentata in Questura a fine luglio in seguito all’ennesima aggressione subita. Quel giorno il marito, durante una lite, le aveva lanciato contro un bicchiere di vetro e poi l’aveva minacciata di morte: "Prendo un coltello e ti ammazzo". La donna si era allontanata da casa con uno dei figli, andando al Pronto soccorso per farsi medicare. Quello non era stato il primo episodio. Perché i comportamenti violenti del marito (con cui la donna è sposata da trent’anni), sarebbero iniziati già nel 2018. Lui più volte l’aveva picchiata prendendola a pugni, lanciandole oggetti contro e perfino bastonandola con la scopa. Per questo aveva presentato denuncia già una volta nel 2018, ma in seguito l’aveva ritirata sperando in un cambiamento del marito.

Purtroppo così non è stato e negli ultimi mesi la situazione a casa era diventata insostenibile. A inizio luglio lui, per futili motivi, l’aveva colpita con un bicchiere di vetro rompendoglielo in testa e poi le aveva lanciato una bottiglia contro la schiena. Dopo soli pochi giorni un’altra aggressione, con l’uomo che era arrivata a colpirla sul fianco, proprio in corrispodenza del punto in cui la donna porta il pacemaker per i problemi cardiaci. A fine luglio ancora un’aggressione, dopo la quale la donna, finita poi in Pronto soccorso, aveva deciso di fare denuncia.

Gli ultimi due episodi sono avvenuti due giorni fa, a fine agosto. In uno il marito violento aveva di nuovo minacciato di morte la donna brandendo un coltello, costringendola a chiudersi a chiave in una stanza per mettersi al riparo dalla furia del marito. Il giorno dopo lui l’ha aggredita di nuovo ferendola al volto con una bottiglia di vetro. Nemmeno l’arrivo dei carabinieri a casa ha placato la furia dell’uomo: lui ha continuato a minacciarla urlandole "ti taglio la gola", anche in presenza dei militari e dei sanitari, intervenuti per soccorrere la donna. Da qui la decisione del giudice per le indagini preliminari Manuel Bianchi, su richiesta del pm, di far arrestare il marito violento.