Tutto da rifare, o quasi, nel Pd. Quando pareva che il coordinamento provinciale avesse trovato la soluzione per le candidature alle regionali, l’accordo è saltato per aria. Tanto che, ieri mattina, il segretario provinciale Filippo Sacchetti è stato costretto ad annullare l’incontro della direzione provinciale che si doveva tenere poche ore dopo. La direzione provinciale di ieri sera è stata rinviata al 23 settembre, e lo stesso Sacchetti ammette: "Ho valutato di rimandare la direzione provinciale alla settimana prossima perché ancora non ci sono le condizioni per presentare e votare la sintesi programmatica e i candidati per le elezioni regionali". Alla serata del 23 "sarà presente anche il segretario regionale del Pd Luigi Tosiani". E questo la dice lunga sul caos che si è scatenato nei dem per la scelta dei candidati.
I nodi ancora da sciogliere, che hanno costretto il Pd a prendersi altri giorni per la decisione, riguardano 2 dei 4 posti a disposizione. Perché sui nomi di Emma Petitti, la presidente dell’assemblea legislativa regionale, Simone Gobbi, il presidente del consiglio comunale di Riccione, ormai non ci sono più dubbi. Gobbi è il nome che hanno indicato – praticamente all’unanimità – i circoli della zona sud della provincia (Riccione, Misano, Cattolica e Valconca), ai quali spetta la scelta di uno dei 4 candidati. Rimini, inteso come città, ha diritto a 2 candidati. E la Petitti è stata la più votata nelle consultazioni dei circoli cittadini del Pd.
Restavano da definire gli altri 2 candidati, rispettando il genere e la territorialità. Il coordinamento provinciale, nelle ultime ore, era orientato a riservare uno dei 2 posti ad Alice Parma, ex sindaca di Santarcangelo. Il suo nome è stato quello maggiormente indicato dai circoli della zona nord del Riminese (Bellaria, Santarcangelo e Valmarecchia), anche se Bellaria ha espresso come prima scelta Andrea Silvagni. La candidatura della Parma escluderebbe la consigliera regionale Nadia Rossi, la seconda più votata nei circoli di Rimini. La Rossi, che ha dato la disponibilità per il terzo mandato, non l’ha presa bene. Non l’ha presa bene nemmeno Edoardo Carminucci, consigliere comunale riminese, quando ha capito che il coordinamento provinciale era orientato a candidare Giacomo Gnoli (segretario del circolo Pd del V Peep), anziché lui. Carminucci è spinto dai Giovani democratici, ma alle consultazioni nei circoli ha preso meno voti di Gnoli. "Ma io ho rispettato le regole che ci eravamo dati all’inizio", dice Carminucci. Che della questione ha parlato l’altro ieri a Elly Schlein. Alla fine il Pd ha rinviato tutto. Basterà una settimana, per trovare la quadra?
Manuel Spadazzi