Bruno Arena, Riccione in lutto per il comico dei Fichi d'India: "Qui la sua seconda casa"

Presenza fissa nella Perla verde, aveva casa all’Abissinia e qui trascorreva l'estate tra amici e scherzi esilaranti

Riccione, 29 settembre 2022 - È un vuoto profondo quello lasciato a Riccione da Bruno Arena, comico e cabarettista del duo Fichi d’India, deceduto ieri a 65 anni. Di origine varesina, fin dagli anni Novanta aveva stretto un forte legame con la riviera, tanto da acquistare casa in zona Abissinia, dove da un ventennio trascorreva la stagione estiva e altri periodi dell’anno. Un amore a prima vista per lui, per i figli, Lorenzo e Gianluca, che appresa la triste notizia nella notte da Riccione è partito per Varese, ma anche per la moglie, Rosaria Marrone (Rosy Arena per gli amici), che a giugno era candidata alle elezioni comunali di Riccione.

Addio a Bruno Arena, un habitué di Riccione
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Sempre lei nel 2015 nel libro ‘Domani ti porto al mare’ (Mondadori) ha raccontato gli anni difficili della malattia di Bruno, colpito da aneurisma, nonché il loro grande amore, sullo sfondo la loro amata Perla, dove Bruno era arrivato a inizio anni Novanta. La sua più grande gioia ora era passare davanti a radio Deejey, comprare un gelato e andare sul lungomare.

"Se ne va un vero amico di Riccione – commenta la sindaca Daniela Angelini nell’esprimere cordoglio alla famiglia a nome della giunta –. Bruno era molto amato a Riccione, città che anche lui amava tanto, da sceglierla come sua seconda casa e seconda famiglia. Qui trascorreva le sue giornate con gli amici riccionesi più cari e con gli artisti che lo venivano a trovare come Paolo Belli, Marco Lodola, Enzo Iacchetti e tanti altri. A loro trasmetteva il suo amore per la nostra città. Era un nostro ambasciatore".

Infine il grazie per tutta l’allegria elargita alla Perla verde. "Bruno era un amico di famiglia – racconta Valentina Villa, esprimendo cordoglio a nome di Uniamo Riccione –. Ho trascorso la giovinezza con lui e i suoi familiari, fin dai primi tempi di Aquafan, organizzavamo le cene a Santarcangelo, andavamo all’Indiana Golf. Era un superinterista, una sera mi portò al Pineta al compleanno di Bobo Vieri, per farmi conoscere Ronaldo il fenomeno, indimenticabile".

Aggiunge: "Una volta ad Aquafan inscenò uno scherzo: si travestì da vigile, chiamarono mio padre Claudio, allora direttore del parco, dicendogli che fuori stavano scattando le multe, lui usci urlando: cosa fate!. Era l’epoca in cui i Fichi d’India si esibivano, c’erano pure Fiorello, Paolo Belli, Linus, Albertino, altri speaker di Radio Deejay e l’allenatore Spalletti". Stefano Vitali, presidente dell’Asp Valloni Valmarecchia, ricorda un episodio del 2010: "Dovevamo inaugurare lo ‘strizzacool’ ad Aquafan. Mi venne l’idea di dare a ognuno le fasce da sindaco, fu una mattinata divertentissima con Paolo Cevoli e i Fichi d’India".