
Il ministro Federico Pedini Amati ha ammesso di aver partecipato alla caccia
San Marino, 23 gennaio 2025 – "Ho aspettato fino a questo momento per esprimermi, dato che le indagini sono ancora in corso. Confermo di aver partecipato alla battuta di caccia al cinghiale di domenica 19 e di essere una delle due persone che sono state attenzionate riguardo al colpo partito. Mi dispiace molto che si sia creata questa situazione e che si siano generati toni mediatici decisamente esagerati. Voglio innanzitutto esprimere sollievo per il fatto che nessuno si sia fatto male, anche se capisco il grande spavento causato dall’episodio, in particolare per la casa colpita. Le indagini, ripeto, sono ancora in corso e non è ancora chiaro se il colpo sia partito dalla mia arma o da un’altra. Quello che voglio sottolineare ai cittadini è che io, come sempre, ci metto la faccia e lo faccio anche adesso. Faccio notare, però, che in questa vicenda sono qui a parlare solo io, mentre l’altra persona coinvolta non lo è".
Chiarimenti del Segretario di Stato
Così il Segretario di Stato per il Turismo, Federico Pedini Amati, è intervenuto ai microfoni della Tv di Stato di San Marino, per fare chiarezza sui fatti avvenuti domenica scorsa in via Umano da Sterpeto, durante la battuta di caccia selettiva al cinghiale organizzata dall’Ufficio Gestione Risorse Ambientali e Agricole. Una ‘palla’ partita da un fucile avrebbe colpito un sasso a causa del dislivello e, rimbalzando, ha raggiunto e danneggiato la finestra di una villa, per fortuna senza ferire nessuno.

Regolarità e sicurezza della battuta di caccia
Ha aggiunto Pedini Amati: "Ci tengo a precisare che la nostra battuta era perfettamente in regola. Io ero in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie. Mi trovavo in un luogo indicato dall’UGRAA come idoneo per questo tipo di attività. Quindi non è corretto affermare che fossimo posizionati in modo inadeguato. Voglio ribadire che il colpo non è entrato nel salotto, ma ha solo raggiunto la finestra di quell’abitazione. Devo anche dire che ho trovato eccessivi i toni mediatici utilizzati, talvolta persino oltre il lecito. Non credo di essere in errore, in quanto facevo parte della battuta, e purtroppo si è trattato di un incidente, un evento raro ma che può capitare. È importante ribadire che non ci sono stati feriti, che eravamo pienamente in regola e che la battuta era stata autorizzata. Sul luogo erano presenti anche le forze dell’ordine, incaricate di verificare che tutto si svolgesse correttamente. Ad oggi non mi è stato notificato alcun verbale, e sono in attesa di conoscere eventuali sanzioni amministrative, non penali, che potrebbero derivare da questa situazione", ha spiegato ancora il Segretario di Stato.
Sul posto, in via Umano da Sterpeto, è stato richiesto l’intervento della Guardia di Rocca, che ha provveduto a compiere i rilievi. Sono state scattate delle fotografie, è stata raccolta la testimonianza della donna ed è stata recuperata la palla. Successivamente, è intervenuta la Guardia ecologica, che avrebbe sequestrato i fucili utilizzati nella battuta. Gli agenti hanno anche ascoltato i cacciatori presenti per ricostruire la dinamica.