Rimini, caduta fatale in piazza: la famiglia di Gambetti chiede 800mila euro

Il 78enne morì pochi giorni dopo l’incidente: i parenti fanno causa al Comune. Quattro indagati per omicidio colposo, l’inchiesta verso la conclusione

Caduta fatale in piazza  La famiglia di Gambetti  chiede 800mila euro

Caduta fatale in piazza La famiglia di Gambetti chiede 800mila euro

Rimini, 22 marzo 2023 – Le indagini sono ancora in corso. Ma la famiglia di Attilio Gambetti, il 78enne morto dopo la rovinosa caduta in bici mentre attraversava la ‘nuova’ piazza Malatesta, ha già deciso. A prescindere da come andrà avanti l’inchiesta – coordinata dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli – i parenti faranno causa civile al Comune di Rimini e chiederanno un cospicuo risarcimento.

Lo annuncia Andrea Pellegrini, l’avvocato che assiste i familiari di Gambetti nella vicenda. "Stiamo preparando tutte le carte – conferma Pellegrini – Dopo i primi approcci fatti con l’amministrazione di Rimini e l’assicurazione dell’ente, si è deciso di andare avanti comunque anche in sede civile e chiedere un risarcimento". Risarcimento che "non sarà inferiore a 800mila euro". I parenti di Gambetti, che abitava a Reggio Emilia ma era molto legato a Rimini, dove vivono alcuni familiari e diversi amici, sono convinti che la tragedia di Attilio si poteva evitare. Il pensionato è morto per le gravi conseguenze della caduta in bici avvenuta nella serata del 28 settembre. In quei giorni in piazza Malatesta stavano per essere ultimati i lavori di riqualicazione, l’area era ancora una cantiere il giorno in cui avvenne l’incidente fatale a Gambetti.

Secondo la ricostruzione della Procura, a provocare la rovinosa caduta di Gambetti il gradone, alto una quarantina di centimetri, che è stato realizzato per la nuova fontana di piazza Malatesta. Uno scalino non adeguatamente segnalato. La Procura ha iscritto sul registro degli indagati, per il reato di omicidio colposo, 4 persone, tra cui alcuni dipendenti comunali. I quattro indagati (il direttore dei lavori, il responsabile dell’ufficio sicurezza, il responsabile del procedimento e infine il rappresentante de del raggruppamento di aziende che hanno eseguito i lavori) sono già stati interrogati nei mesi scorsi dalla Procura. Già agli atti anche le loro memorie, così come i filmati delle telecamere presenti in piazza Malatesta che hanno ripreso tutta la scena.

L’inchiesta è vicina alla conclusione, ma nel frattempo l’avvocato dei parenti di Gambetti ha avuto da loro il mandato per avviare anche la causa civile. Per i familiari della vittima è evidente che ci siano state responsabilità e che la morte di Attilio si sarebbe potuta evitare, se solo quello scalino fosse stato segnalato in maniera adeguata.