Caldo anomalo e salute, il medico spiega come cambiano le terapie

Clima tropicale in pieno autunno, il dottor Paolizzi: "Certe cure, come quelle anti-ipertensive appunto, sono da rimandare, così come quelle per la prostata". Quali farmaci vanno a ruba

Rimini, 25 ottobre 2022 - Cambiamenti climatici portano caldo tropicale in pieno autunno. Ma quali sono le conseguenze dal punto di vista sanitario per la popolazione?

"È vero che ci stiamo ’tropicalizzando’ – spiega Corrado Paolizzi, medico di medicina generale di Rimini –. E trovandoci di fronte a una deriva climatica mai vista prima, emergono sempre di più malattie in tempi a cui non siamo mai stati abituati".

Corrado Paolizzi, medico di base
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Come mai?

"Fondamentalmente non dobbiamo dimenticarci che siamo animali, con ritmi biologici nostri. E poi, il grande caldo sta favorendo la proliferazione degli insetti, che a propria volta possono essere portatori di altre malattie".

Nello specifico, quali sono i cambiamenti più significativi che le alte temperature di ottobre stanno comportando all’interno degli ambulatori e per la sanità di tutti i giorni?

"A novembre siamo sempre stati soliti rivedere le terapie anti-ipertensive, riaumentando le terapie. Ma adesso, davanti a questa sorta di estate prolungata, certe terapie, come quelle anti-ipertensive appunto, sono da rimandare, così come quelle per la prostata".

Come mai?

"Le alte temperature possono provocare aumenti di pressione ed è perciò meglio evitare e rimandare appunto le terapie in questione. Si tratta di una rivalutazione del nostro lavoro".

E per quanto riguarda i farmaci, ci sono cambiamenti in atto di conseguenza al caldo?

"Vanno a ruba pomate e farmaci a base cortisonica, appunto contro le puture di insetto, a causa del grande aumento o comunque della presenza anomala di zanzare e calabroni sul territorio".

Oltre alle punture c’è il rischio di incontrare sempre più casi legati a malattie esotiche a vettore insetto?

"Al momento questa evidenza non c’è. Tuttavia continuando su questa strada non c’è da sorprendersi se anche in questo senso la tropicalizzazione presto ci presenterà il conto".

Dovrebbe però essere rimandato il tempo dell’influenza stagionale in questo modo no?

"Non è detto. Anzi. Assistiamo a un boom di sindromi da raffreddamento in questo periodo, dovute alla forte escursione termica che porta le temperature a passare da 28 gradi di pomeriggio ad anche 15 la mattina o meno. Sono sbalzi a cui non siamo abituati".

f. z.