"Calo demografico, rischio crisi della sanità"

Repubblica Futura mette sotto la lente la vertiginosa diminuzione dei nuovi nati: "Servono interventi"

"Calo demografico, rischio crisi della sanità"

A San Marino c’è preoccupazione per il calo delle nascite (foto di repertorio)

"Per una piccola Repubblica come San Marino perdere la popolazione significa a lungo termine perdere la propria sovranità e nel medio termine mandare in crisi alcuni pilastri della nostra società come il sistema previdenziale e sanitario". A tornare sulla questione del gelido inverno democrafico sammarinese è Repubblica Futura. "L’inverno demografico è ormai una realtà consolidata in Italia, così come nell’intera Europa – sottolinea il partito di minoranza – nella quale si inizia a riflettere per gli effetti che tale condizione potrà avere sugli Stati e il welfare". A San Marino "non siamo messi meglio, anzi la situazione in termini numerici è ancora più acuta". Utile ricordare quei numeri che hanno riportato prepotentemente sotto i riflettori la situazione sammarinese. Nel 2022 erano nati 205 bambini, 191 lo scorso anno e soltanto 63 nei primi sei mesi di questo 2024. Ben 37 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. "Fino ad oggi si è girato intorno al problema – dicono dal partito di Nicola Renzi – e il governo nella scorsa legislatura non ha introdotto alcuna seria riflessione, non ha stanziato risorse né fatto scelte innovative, tantomeno si è ben guardato dalle scelte di natura strutturale. L’unica cosa che è stato capace di fare è chiudere sbrigativamente la scuola elementare di Città. Ed ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti". Poi la politica delle residenze. "Che potrebbe aiutare a mitigare la situazione, almeno in parte, nel breve termine. Ma è andata nella direzione esattamente opposta a quello che servirebbe. Si sono concesse residenze ai pensionati, agli sportivi che qui non risiedono o residenze fiscali. Quindi niente bambini neppure quanto ai nuovi residenti". Repubblica futura è pronta ad accendere il dibattito in Consiglio grande e generale. Portando all’attenzione anche il tema del debito estero. "Se si continua ad aumentarlo e non nascono più bambini, chi lo ripagherà fra qualche decennio? – si chiede Rf – In questo riteniamo sia necessario attivarsi". E ne propone alcuni. "Una fiscalità più pro-famiglia, una riconsiderazione della struttura e dell’importo degli assegni familiari, la modifica della legge sul diritto allo studio, ma anche un approfondimento di temi quali l’importo dei salari e il costo degli immobili".