Cameriera molestata, arrestato portiere d’albergo

Il 60enne in manette dopo la denuncia della 20enne che lavorava nello stesso hotel

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L’avrebbe palpeggiata nell’albergo in cui lavorano. In manette, con l’accusa di violenza sessuale, è finito, l’altra sera, un 60enne romagnolo, portiere di notte di un hotel del pesarese. A denunciarlo è stata la presunta vittima, una ventenne pesarese, che lavora come cameriera nella stessa struttura dove hanno entrambi appena preso servizio come stagionali. Secondo il racconto fatto dalla giovane ai carabinieri, l’altra sera, l’uomo avrebbe approfittato del buio e in una zona appartata dell’albergo avrebbe cominciato a farle delle avances. Poi però dalle parole sarebbe passato ai fatti arrivando ad allungare le mani sulle parti intime della ragazza.

La giovane si è divincolata per sfuggire alla presa e ha gridato aiuto. Per fortuna, un altro dipendente dell’hotel, che si trovava lì vicino, ha sentito le sue urla ed è corso da lei. La ventenne ha preso il telefonino e chiamato subito le forze dell’ordine che sono arrivate sul posto e hanno arrestato il portiere con l’accusa di violenza sessuale. Si è quindi poi attivato l’iter previsto dal codice rosso. La ragazza è stata portata al pronto soccorso di Cattolica, dove ieri era ancora sotto osservazione dei sanitari. Il 60enne è stato rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi in attesa dell’udienza di convalida che potrebbe tenersi questa mattina. Dal canto suo, il portiere si difende e nega l’accusa.

Ai militari avrebbe detto che non è successo nulla di quello che è stato riferito dalla cameriera. Saranno le indagini ora a cercare di fare chiarezza sui fatti dell’altra sera. Oltre alla versione del 60enne e della presunta vittima, sarà ascoltata anche quella del dipendente attirato dalle grida della giovane e intervenuto in suo aiuto. Non è escluso che possano esserci anche delle immagini girate da un sistema di videosorveglianza che mostrino gli ultimi spostamenti del portiere e della giovane. Già questa mattina, l’arrestato avrà l’occasione di poter dare la propria versione davanti al giudice per le indagini preliminari. Sempre che scelga di non fare scena muta durante l’interrogatorio di garanzia, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Elisabetta Rossi