"Cancellati da tre anni, riapriamo i Quartieri"

Gabriele Bucci (Lbs) invoca il ripristino dei Consigli territoriali: "Scaduti nel 2019, il centrodestra non li vuole, temendo ribaltoni"

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"I consigli di Quartiere sono scaduti da tre anni: vanno rinnovati, lo impone il Regolamento del Comune, ma chi è oggi al governo li blocca, forse per timore che si formino altre maggioranze". Il capogruppo civico Gabriele Bucci rilancia il tema caliente degli ’spazi di democrazia’. Parte da un assist coi fiocchi. Quello venuto nelle scorse settimane dall’ex segretario comunale di Forza Italia ed ex consigliere della Lega, Massimo Bordoni, che ne ha chiesto a gran voce il ripristino. "Bordoni li rivuole, noi abbiamo sempre sostenuto che i Quartieri sono un sano elemento di raccordo fra governo della città, cittadini e territorio. Certo vanno migliorati nella capacità di intervento concreto, dotati di maggiori risorse e strumenti, meglio calibrati sulle esigenze del territorio di competenza".

Bucci ricorda che la sua lista ha presentato in consiglio comunale "delle proposte chiare e funzionali in tal senso". Poi la stoccata: "Il succitato Bordoni dovrebbe allora sapere che a non volerli far funzionare è la stessa maggioranza di destra-centro alla quale lui appartiene e che governa la nostra città". Un po’ di storia: "Infatti, essa non ne attiva il rinnovo, nonostante tali consigli siano scaduti nel 2019 in concomitanza con le elezioni comunali, come invece dovrebbe da regolamento comunale". E la frecciata sui possibili motivi: "Forse temeno che nei quartieri si formino altre maggioranze?".

"Noi riteniamo – insiste il civico – che i consigli di Quartiere, di certo migliorati, siano ancora oggi degli importanti strumenti di partecipazione democratica e di formazione della classe dirigente cittadina". Ricorda che sull’ordine del giorno presentato in autunno "i consiglieri comunali di maggioranza hanno votato tutti contro!". "Ma non è che abbiamo proposto un altro ordine del giorno. Nè che abbiamo proposto di eliminarli con modifiche regolamentari idonee. No, si sono limitati al voto contrario, dimostrando così che i consigli di Quartiere loro non li vogliono. Alla faccia della democrazia liberale di cui si riempiono la bocca!" Bucci segnala che "il partito più grande a Bellaria Igea Marina è quello di chi non va a votare! Nelle ultime elezioni comunali è arrivato al 33%. Sommate a questo il disinteresse, se non il disprezzo, che molti cittadini provano per la classe politica. Aggiungete i partiti sempre più preda delle correnti o delle leadership plebiscitarie". Ricorda anche "quanto i partiti, come si è visto per le prossime amministrative, fatichino non poco a trovare candidati ai ruoli di sindaco e di responsabilità... Occorre rilanciare la partecipazione alla vita pubblica, rivedendo il funzionamento degli organi di rappresentanza e favorendo l’attivismo politico nelle forze politiche e nei movimenti civici".

m.gra.