La sanità non è uguale per tutti Ad esempio, solo ’chi può’ si fa visitare in privato a pagamento per evitare lunghe attese. Il distretto socio-sanitario di Rimini lancia il piano sperimentale di "contrasto alle disuguaglianze di salute". L’obiettivo è ambizioso: "intervenire in quelle situazioni dove le condizioni economiche della persona incidono in maniera impattante sulla possibilità di accesso alle cure specialistiche messe a disposizione dal sistema sanitario", sottolinea Palazzo Garampi. Nasce a questo scopo, all’interno di un rapporto con Ausl Romagna, il "piano distrettuale di contrasto alle disuguaglianze di salute", un progetto presentato ieri dal presidente del distretto sanitario di Rimini, l’assessore Kristian Gianfreda, al tavolo del comitato e che vuole favorire la riduzione delle disparità nella prospettiva di un’assistenza sanitaria di eccellenza ’per tutti’, accessibile a prescindere dalla condizione economica e sociale in cui versa il paziente. Insomma, ’democrazia sanitaria’. "Perseguiamo un ideale alto, con strumenti concreti che abbiamo già individuato – spiega l’assessore – il primo passo da compiere sarà l’individuazione delle ‘aree di diseguaglianza’, gli ambiti quindi maggiormente sensibili, come può essere ad esempio il settore delle malattie mentali o quello delle malattie croniche. Oppure un settore particolare come quello dell’ortodonzia". Un piano ambizioso "in questa particolare fase storica ed economica nella quale in Italia assistiamo ad un impoverimento della popolazione e dove aumenta il divario tra chi ha disponibilità di risorse e chi no".