Cane ucciso con proiettili al sale, il giallo di Pennabilli

Sul fatto stanno indagando i carabinieri della Forestale. Un altro cagnolino è stato protagonista di un rocambolesco salvataggio sul fiume Conca

Il cagnolino salvato ieri mattina dai carabinieri della Forestale

Il cagnolino salvato ieri mattina dai carabinieri della Forestale

Rimini, 14 ottobre 2019 - Ucciso a colpi di fucile caricato con pallettoni di sale. E’ il ‘giallo’ di Pennabilli, dove la vittima è un cane, un border collie di 7 anni, di proprietà di un residente. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della Forestale, i quali sembra siano arrivati alla conclusione che si tratta di una vendetta personale. E che quindi l’«assassino» non va cercato troppo lontano.

I fatti  risalgono al 24 settembre scorso, quando l’animale rientra a casa dopo mezz’ora del suo giro quotidiano. Ma questa volta il border collie è davvero malconcio: ha macchie rossastre sul pelo nella zona del collo. Ad accorgersi delle sue condizioni sono i vicini di casa del padrone del cane, essendo molto affezionati all’animale, sono loro che ogni mattina lo fanno uscire dal suo box per fargli fare una corsetta nei dintorni. La bestiola sta davvero male e lo portano subito dal veterinario di Novafeltria.

Il medico fa il possibile, ma per il border collie non c’è più niente da fare e muore la mattina dopo. Sono le radiografie a rivelare le cause di quella morte: oltre a due pallini di piombo vecchi, ci sono le strisce lasciate da grani di sale sparati a distanza ravvicinata, come se qualcuno avesse messo il fucile direttamente sopra il cane, nella zona del collo, come una sorta di esecuzione. E sono quelli che l’hanno ucciso. Il proprietario del border collie corre dai carabinieri di Pennabilli per sporgere denuncia e le indagini passano ai colleghi della Forestale. I militari hanno già sentito i vicini di casa del proprietario dell’animale e il veterinario, ma anche altre persone. Gli investigatori sembrano avere concluso che non si è trattato di un cacciatore di passaggio, ma di un gesto intenzionale, una vendetta, un ‘messaggio’ probabilmente al padrone dell’animale. E qualche idea su chi può essere stato sembrano averla.

Ieri  mattina invece un altro cagnolino è stato protagonista di un rocambolesco salvataggio da parte dei carabinieri della Forestale di Morciano. L’animale si trovava imprigionato in mezzo al fiume Conca e non riusciva più a muoversi. Hanno scoperto poi che si trovava lì dal giorno prima, era impaurito e affamato. I carabinieri hanno allertato quindi i vigili del fuoco e il personale del canile di Riccione. Tratto in salvo, il cagnolino è stato affidato agli operatori del canile, in quanto bisognoso di cure. Non era la prima volta che scappava da casa e i militari vogliono scoprire il perchè.

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