Rimini, bimbo di 10 mesi in ospedale: tracce di cannabis nel sangue

Il piccolo è arrivato in pronto soccorso e i medici hanno diagnosticato un’intossicazione. Ricoverato in Rianimazione, ora è fuori pericolo. La posizione dei genitori al vaglio della polizia

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Rimini, 21 giugno 2022 - Intossicazione da cannabinoidi. I medici che si sono occupati della diagnosi sono letteralmente sbiancati. Non poteva essere diversamente, vista l’età del paziente: dieci mesi appena. Il piccolo è arrivato al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale ‘Infermi’ di Rimini domenica sera, accompagnato dai genitori, preoccupati per lo stato di apparente catalessi in cui sembrava essere sprofondato. Dopo gli esami, il bambino è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, dove ha trascorso la notte. Già ieri però le sue condizioni di salute sembravano essere in netto miglioramento, e così il personale sanitario ha deciso di trasferirlo in Pediatria. Al momento non risultano denunce a carico dei genitori, una donna riminese e un uomo di origine straniera. La loro posizione è comunque al vaglio della polizia di Stato. Gli accertamenti sono stati affidati agli investigatori della Squadra mobile di Rimini. Gli agenti hanno inoltre interessato la Procura di Rimini e la Procura della Repubblica presso il tribunale dei minori di Bologna per tutti gli accertamenti del caso.

Tutto comincia, come già detto, domenica sera, quando la coppia decide di recarsi in pronto soccorso. Marito e moglie sono sconvolti e divorati dall’ansia. Il loro bambino, già da qualche ora, è preda di un torpore dal quale non sembra in grado di uscire. I genitori non capiscono: quel pomeriggio stava bene, poi una volta tornati a casa hanno iniziato a manifestarsi i sintomi.

Il personale del pronto soccorso pediatrico capisce subito che la situazione è molto grave. Il piccolo viene visitato e sottoposto ad una serie di esami. I risultati lasciano letteralmente a bocca aperta i medici. Nell’organismo del bimbo vengono infatti rilevate tracce di cannabinoidi. Ulteriori accertamenti confermano i sospetti. Il piccolo viene così ricoverato nel reparto Rianimazione. Le sue condizioni, in un primo momento, sembrano essere particolarmente critiche. Il giorno successivo, tuttavia, viene giudicato fuori pericolo e trasferito nel reparto di Pediatria, dove fino a ieri era ancora tenuto sotto stretta osservazione.

Nel frattempo il personale sanitario chiede chiarimenti ai genitori, i quali però non sono in grado di spiegare in che modo il figlioletto possa essere entrato in contatto con sostanze contenenti cannabinoidi. La famigliola aveva trascorso il pomeriggio al parco, poi durante la sera il bimbo aveva incominciato ad accusare dei disturbi e aveva perso all’istante tutta la sua vitalità. Saranno ora gli inquirenti a dover fare chiarezza sulla vicenda. Le ipotesi sono diverse e non si esclude neppure che il bimbo possa aver ingerito delle sostanze stupefacenti a base di cannabis per via orale o che in qualche modo possa averle inalate.