ANDREA OLIVA
Cronaca

Cantieri infuocati. Il caldo ferma i lavori. E al Parco del mare si comincia all’alba

Le alte temperature mettono in stand-by le opere tra le 12.30 e le 16. L’assessore Morolli: "Rimodulate le attività, ma non perderemo tempo. Garantiremo comunque il rispetto delle scadenze imposte dal Pnrr".

Le alte temperature mettono in stand-by le opere tra le 12.30 e le 16. L’assessore Morolli: "Rimodulate le attività, ma non perderemo tempo. Garantiremo comunque il rispetto delle scadenze imposte dal Pnrr".

Le alte temperature mettono in stand-by le opere tra le 12.30 e le 16. L’assessore Morolli: "Rimodulate le attività, ma non perderemo tempo. Garantiremo comunque il rispetto delle scadenze imposte dal Pnrr".

Il caldo ferma il Parco del mare, ma anche il parcheggio Tripoli e i nuovi asili in costruzione grazie ai fondi del Pnrr. I cantieri delle opere pubbliche devono rivedere tempi e modalità di lavorazione con l’entrata in vigore dell’ordinanza regionale che disciplina gli orari di lavoro nel settore dell’edilizia, oltre a quello agricolo e florovivaistico, in base all’alzarsi della colonnina di mercurio. L’ondata di calore africano arrivata con ampio anticipo rispetto agli anni passati, avrà infatti forti ripercussioni sull’andamento dei cantieri.

In municipio ne hanno dovuto prendere atto imponendo lo stop nei cantieri nelle ore più calde, tra le 12,30 e le 16. Non è un caso se nella notte scorsa si sono visti camion e operai al lavoro in piena notte, quando il sole non era ancora sorto. In diversi cantieri pubblici il rischio di rallentare le tempistiche per colpa del caldo deve fare i conti con le scadenze imposte dal Pnrr, cosa che potrebbe far perdere i finanziamenti pubblici. "Stiamo rimodulando le attività nei vari cantieri – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Mattia Morolli –. Posso dire che non ci sono rischi di rallentamenti. Anche un anno fa ci siamo trovati davanti all’esigenza di rivedere le attività nei cantieri a causa del caldo. Non correremo rischi". Chiaramente il divieto di lavorare tra le 12.30 e le 16 vale nei giorni in cui il caldo supera i livelli di guardia, e non in tutto il periodo preso in considerazione.

Fino al 15 settembre i lavori dovranno interrompersi per tre ore e mezza solo in caso di caldo opprimente. Così già ieri si è fermato il cantiere del nido Pollicino, uno dei nuovi plessi scolastici che il Comune andrà a realizzare grazie alle risorse del Pnrr. Già prima delle 13, e per le prime ore del pomeriggio, silenzio assoluto nella zona del Parco Pertini. Ma le differenze maggiori si vedranno nei cantieri del Parco del mare e in piazza Marvelli dove sono in corso le attività per realizzare il parcheggio Tripoli. "In questo ambito – spiegano ancora dall’amministrazione –, l’ordinanza sul caldo si intreccia con quella vigente in materia di contenimento del rumore. È stato infatti stabilito che le lavorazioni possano iniziare a partire dalle 5.30 del mattino fino alle 12.30, ma nella prima fascia (tra le 5.30 e le 9.00) non saranno consentite le attività particolarmente rumorose. Nel pomeriggio, dalle 16 alle 20, proseguiranno invece i lavori affidati ad appaltatori e subappaltatori che utilizzano mezzi non impattanti sul piano acustico". Salvo deroghe, camion e operai cominceranno a lavorare nei cantieri a due passi dalla spiaggia e dagli hotel fin dalle 5,30 del mattino.

"La sicurezza sul lavoro e il rispetto per chi lavora sono e devono essere sempre una priorità – riprende l’assessore Morolli –. Proprio per questo abbiamo scelto di elasticizzare le finestre orarie: una misura di buon senso che permette di portare avanti opere fondamentali come quelle del Pnrr e nella zona mare, garantendo al tempo stesso condizioni di lavoro sostenibili e compatibili con il benessere fisico degli operai e dei tecnici coinvolti. Anche nei momenti di massimo impegno, la salute e la dignità del lavoro vengono prima di tutto".

Intanto in municipio si guarda anche alle persone più fragili. Il Piano caldo è iniziato alcune settimane fa ed ha permesso di mantenere i contatti con 649 anziani, con una media di 25 chiamate la giorno, per verificare le condizioni di salute degli interessati. Per evitare fatiche sotto il sole, le perone anziane e fragili potranno sfruttare servizi a domicilio quali la spesa o la consegna dei farmaci.