Caos concessioni, arrivano gli indennizzi

Il governo trova l’accordo, ma i balneari non sono convinti: "Per quantificarli serviranno i decreti. Rimaniamo in un limbo"

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Chi perderà la concessione demaniale sarà indennizzato. Questa, per la Fiba Confesercenti (uno dei sindacati dei balneari), è l’unica nota positiva del compromesso trovato dal governo sulla partita delle concessioni. Il resto è invece tutto da scrivere, e serviranno i decreti attuativi per capire cosa e quanto. La buona notizia, a sentire i vari referenti del governo, sta nell’avere trovato un punto di incontro. Ieri il presidente del M5S Giuseppe Conte in tour elettorale a Riccione parlava di "accordo che considera criteri di premialità per i concessionari che hanno investito e offerto la propria professionalità. La soluzione trovata è molto equilibrata e molto ragionevole".

Soddisfatti a metà il presidente della regione Stefano Bonaccini e l’assessore al Turismo Andrea Corsini. "Vogliamo interpretare questa scelta, avallata da tutte le forze di maggioranza, come un’apertura a un ragionamento pratico, concreto e onesto su quali e quanti debbano essere gli indennizzi per i titolari degli stabilimenti balneari: dalla copertura degli investimenti alla valutazione dei beni mobili e immobili e dei costi di avviamento". A non soddisfare i balneari resta la necessità di procedere con le manifestazioni di interesse per le concessioni entro la fine del 2023. Troppo poco tempo lamentano i concessionari della Fiba. "Rimaniamo in un limbo di indeterminatezza insostenibile per le imprese e le famiglie. È doveroso garantire il tempo necessario per permettere al settore di organizzarsi. Anticipare la scadenza dal 2033 al 2023 è stato un bel salto indietro, la nostra vita imprenditoriale è stata improvvisamente accorciata di dieci anni". Per Fiba Confesercenti "il governo ha deciso di non decidere rimettendo nelle mani dei futuri decreti legislativi le sorti del nostro settore". Nel frattempo l’accordo trovato sul decreto concorrenza in materia di concessioni ha stralciato dalle aste "la cantieristica navale e i settori strategici come la miticoltura e la maricoltura – sottolinea il senatore penstastellato Marco Croatti –. Sui punti da ormeggio e sulle aree prospicienti hotel e camping ci aspettiamo una specifica disciplina inserita nei decreti".

a. ol.