Rimini, caos in maggioranza. Erbetta lascia Patto civico e passa all'opposizione

L'ex capogruppo: "E' stato il sindaco Gnassi a volere la mia testa"

Mario Erbetta (PasqualeBove)

Mario Erbetta (PasqualeBove)

Rimini, 5 luglio 2018 - Le tensioni con Andrea Gnassi sul piano nomadi e su altri temi. Gli scontri ripetuti con il Pd, dal 2016 a oggi. E poi quelle critiche fatte domenica sulla Molo street parade, che a suo dire è stata carente dal punto di vista dell'organizzazione della sicurezza.

Mario Erbetta ha pagato a caro prezzo le sue posizioni. Martedì sera il gruppo di Patto civico, principale alleato del Pd nella maggioranza riminese, ha deciso di revocargli il ruolo di capogruppo. Erbetta non l'ha presa bene, e ha deciso di lasciare Patto civico e andare all'opposizione. Stasera il consigliere lo comunicherà ufficialmente in aula, ma intanto ha annunciato il suo addio con una nota che è un duro attacco a Patto civico, al Pd e soprattutto al sindaco Andrea Gnassi. "Quello che si vuole fare passare come un passaggio condiviso e prestabilito (il cambio del capogruppo) non lo è.

Tutti i risultati che Patto civico ha ottenuto in questi anni se li è dovuti conquistare con i denti. Nulla ci è stato mai regalato. Ma questo modo di lottare non è mai piaciuto al sindaco e alla sua  giunta che non sono abituati ad avere contraddittori validi e competenti. Sono un personaggio scomodo e da tempo Gnassi voleva la mia testa, per avere Patto civico addomesticato ai suoi piedi. E ora lo avrà con mio enorme dispiacere". 

Erbetta da stasera siederà sui banchi dell'opposizione. "Ma la mia avventura politica continua. Il mio impegno futuro sarà la costruzione di una lista civica locale che raccolga tutti gli uomini e donne di buona volontà che non si sentono rappresentati da questa maggioranza di centrosinistra".