
La delegazione Aces in Comune
Il cammino di Cattolica a Capitale europea dello sport 2027 è ufficialmente iniziato. Dopo la candidatura annunciata nel novembre del ’24, ora si fa sul serio, con i cinque commissari Aces (Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport) che hanno passato tre giorni in città, soffermandosi soprattutto sugli impianti e le associazioni sportive presenti. Un tour cattolichino che si è concluso proprio ieri con i giurati che hanno tirato le somme delle giornate precedenti, raccontando ciò che hanno visto in base a dodici punti usati per scegliere la futura capitale dello sport europeo.
Si parte con la valutazione del fairplay (comportamento corretto nello sport), fiore all’occhiello cattolichino secondo i commissari; passando poi per la comunicazione, la sostenibilità, il grado di coinvolgimento della cittadinanza, il tessuto associativo e altri aspetti. "Abbiamo trovato una risposta esaustiva – dicono all’unisono i giudici Aces Fabrizio Santangelo, Alessio Di Maio, Antonio Garde, Marco Lombardi e Paolo Donegà –. Cattolica abbraccia tanti valori dello sport e questo per noi è fondamentale". Insieme alla città romagnola, le altre sette candidate sono Cavarzere in Veneto, Savigliano in Piemonte, Palmi in Calabria, Bogliasco in Liguria, Civita Castellana nel Lazio, Tito in Basilicata e Agropoli in Campania e alla volta di uno di questi comuni continuerà il viaggio dei giudici, fino all’ottobre prossimo quando verranno scelte le quattro città che riceveranno la bandiera di Capitale europea dello sport per il 2027.
"Abbiamo scoperto una bella città, piena di turisti e di persone che fanno sport – dice il commissario Santangelo –. Un comune con gli impianti già esistenti e quelli in costruzione che stanno affrontando un’ottima evoluzione. La qualità della vita qui è superiore alla media italiana". Dello stesso parere anche il collega Di Maio. "Quello che mi ha colpito di più sono le tante realtà associative – spiega –. C’è un tasso di pratica sportiva che tocca il 40 per cento e si può ancora migliorare". Soddisfazione anche da parte della sindaca Franca Foronchi che incrocia le dita e spera nella vittoria. "Vada come vada è stata una bella esperienza – dice Foronchi –. Avere un riconoscimento europeo di questo genere sarebbe molto importante e per noi la parola Europa è fondamentale".
Federico Tommasini