"Capodanno senza 40 hotel: salta il cenone"

Cavalieri (Assoalberghi) delinea l’inverno delle strutture: "Il rischio è che rimangano attivi solo gli annuali"

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Si va verso un Capodanno a fari spenti per la Regina, il caro-bollette sta spegnendo le ambizioni degli albergatori. I numeri che ora fornisce l’associazione albergatori fanno riflettere sulle difficoltà di un intero settore, specie in bassa stagione. "Certamente la ventina di hotel con apertura annuale resteranno disponibili in riviera a Cattolica anche durante le feste natalizie – conferma Massimo Cavalieri, presidente dell’associazione albergatori – e quindi poi per il Capodanno. Ma al momento, dai primi contatti con i soci, non apriranno tra gli stagionali oltre 40 hotel, quelli che solitamente puntavano sul cenone di Capodanno e sui turisti delle festività. Troppo alti i costi e troppo pochi gli introiti per andare ad aprire strutture che richiedono riscaldamento e personale. L’indirizzo complessivo della categoria per quest’anno è di oltrepassare le feste di fine anno, ci dispiace ma ci troviamo a fare i conti con utenze salatissime. Nei prossimi giorni sarà indetta un’assemblea e faremo il punto della situazione".

Ci sono bilanci di fine stagione estiva sempre più negativi, sia per un andamento altalenante delle presenze turistiche, sia appunto per il caro-bollette. Ed ecco la decisione di non puntare sul Capodanno, almeno per quest’anno, è un periodo di austerity. Recentemente anche Confartigianato ha lanciato l’appello a sostenere gli imprenditori turistici, affittuari di hotel, e non titolari di immobili, in difficoltà tra costi utenze e costi dell’affitto stesso.

"Ci sono gestori di hotel in difficoltà – spiega Cavalieri – per utenze ed affitti, anche se in questo ambito non credo sia giusto esagerare con gli allarmismi. La stagione estiva è stata comunque nel complesso una buona stagione anche se i numeri poi non sono stati in tutti i mesi positivi. Ma di certo sul caro-bollette urge una riflessione a livello nazionale".

Intanto sono ripartiti alcuni cantieri importanti in città ma per molti operatori una vera novità potrebbe essere il futuro Palasport con i suoi 1.000 posti a sedere, una struttura in grado di essere polifunzionale, anche in chiave congressuale, e che potrebbe davvero essere una risorsa per la destagionalizzazione turistica con eventi congressuali e aziendali. I lavori per il nuovo Palasport sono annunciati per la primavera 2023 ed i tecnici dell’amministrazione comunale sperano che la struttura possa essere pronta già per fine 2024. Intanto l’inverno attuale si annuncia difficilissimo.

Luca Pizzagalli