Carburante, ecco la stangata "Riminesi in fuga a San Marino"

Stop al taglio delle accise: automobilisti costretti a fare i conti con i rincari della benzina. L’aumento dei prezzi peserà mediamente 300 euro in più all’anno per ogni famiglia

Carburante, ecco la stangata  "Riminesi in fuga a San Marino"

Carburante, ecco la stangata "Riminesi in fuga a San Marino"

La stangata è servita. Il 2023 è cominciato con un tuffo al cuore per gli automobilisti riminesi. La batosta – messa in preventivo, ma non per questo meno dolorosa – è arrivata tra capo e collo il 1° gennaio, al momento di fare rifornimento, gettando nello sconforto tutti i cittadini abituati a muoversi su quattro ruote. Le tariffe esposte fuori dai distributori schizzate magicamente verso l’alto nell’arco di poche ore, mentre ancora si brindava al nuovo anno. Colpa dello stop al taglio delle accise, che ha infiammato i prezzi delle colonnine di tutta Italia. Secondo Confesercenti, l’aumento andrà ad incidere per 300 euro in più a famiglia alla fine dell’anno. Venuto a decadere il provvedimento che calmierava le tariffe del carburante varato dal Governo Draghi, si ipotizza che ogni pieno di benzina costerà in media 15 euro in più rispetto a dieci mesi fa. Le associazioni di categoria hanno parlato di aumenti pari a 30 centesimi su un litro di benzina o gasolio rispetto a marzo scorso, e di 18 centesimi al litro rispetto a dicembre. Così, anche a Rimini, negli ultimi giorni del 2022, si sono formate lunghe code nei pressi delle stazioni di servizio: consapevoli dei rincari in dirittura di arrivo, in tanti hanno pensato bene di riempire il serbatoio finché hanno fatto in tempo.

"Non è una buona notizia per gli automobilisti, ma nemmeno noi operatori abbiamo molto di che gioire – dice Alberto Semprini, presidente provinciale della Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti, aderente a Confcommercio –. Infatti, siamo penalizzati due volte. Anzitutto come utenti, in quanto anche noi utilizziamo l’auto per i nostri spostamenti. In secondo luogo, come categoria economica che sconterà sicuramente la contrazione dei consumi derivante dai rincari. Per non parlare poi della concorrenza data dalla vicinanza con San Marino, dove il carburante non ha registrato aumenti significativi, attestandosi mediamente attorno ad 1 euro e 50 al litro. Come spesso in passato, assistiamo al pellegrinaggio di automobilisti riminesi diretti verso la Repubblica, attratti dalla prospettiva di un pieno molto più vantaggioso. Restano inoltre da sciogliere i nodi relativi ai pagamenti con Pos, le cui commissioni continuano a gravare in maniera eccessiva sugli esercenti, e del caro-bollette, con il costo dell’energia elettrica che ha ormai raggiunto livelli esorbitanti. Senza forme di sostegno o agevolazioni da parte del Governo, il quadro rischia di diventare molto complicato".

Percorrendo la via Emilia con direzione Santarcangelo-Rimini, ieri gli automobilisti si sono imbattuti in prezzi al self che andavano 1,872 eurolitro per il diesel a 1,802 eurolitro per la benzina al distributore Eni, e di 1,919 eurolitro per il diesel e 1,858 eurolitro per la benzina al distributore Paganelli di via Montalaccio. Rimanendo sempre sulla via Emilia, al distributore Esso le tariffe erano di 1,856 eurolitro per il diesel e di 1,776 eurolitro per la benzina, mentre il distributore Ip proponeva 1,839 eurolitro per il diesel e 1,799 per la verde. Al distributore Tamoil sulla via Emilia il prezzo del diesel era fissato a 1,839 eurolitro, quello della benzina a 1,779 eurolitro, mentre alla Q8 le tariffe andavano da 1,839 eurolitro per il diesel a 1,749 eurolitro per la verde. All’Ip di via XXIII Settembre 1845, il diesel stava a 1,842 eurolitro, la benzina a 1,752 eurolitro, mentre lungo la stessa via i prezzi alla ‘pompa bianca’ erano di 1,819 eurolitro per il diesel e di 1,729 per la benzina.

Lorenzo Muccioli