Caro-bollette a San Marino, gli aumenti scatteranno dal prossimo mese

Lonfernini: "Nessun allarme per gli approvvigionamenti". Righi torna sull’ipotesi nucleare. e sulle energie rinnovabili

San Marino, 19 ottobre 2022 - Si torna a parlare della crisi energetica sul Titano. E lo fa il segretario di Stato con delega ai rapporti con Aass, Teodoro Lonfernini. "Non c’è un allarme per quel che riguarda l’approvvigionamento, anche per il 2023", assicura il ministro sammarinese che ribadisce quanto già detto pochi giorni fa sui rincari. Incrementi del 104% per il gas ad uso domestico e del 136% per l’energia elettrica. Aumenti che partiranno dal mese prossimo.

Caro bollette, San marino corre ai ripari
Caro bollette, San marino corre ai ripari

"Gli aumenti dei costi dell’energia comunicati – sottolinea Lonfernini – saranno in vigore dai mesi di novembre e dicembre 2022, con la stessa logica proseguiranno nel 2023". Il Segretario ci tiene pure a sottolineare, ancora una volta, che le tariffe sono "più basse rispetto all’Italia e all’Europa del 57% per quel che riguarda l’energia elettrica e del 25% per il gas". E non dimentica di ricordare che presto saranno messe in campo anche politiche per sostenere le famiglie più in difficoltà.

Guarda anche più avanti il segretario di Stato all’Industria, Fabio Righi. "Le emergenze hanno rallentato alcuni percorsi che sono comunque fondamentali – dice rimettendo al centro idrogeno, nucleare ed energie rinnovabili – In un momento come questo se noi non siamo in grado di ristrutturare il nostro Paese con un approccio più strutturato e non emergenziale, continueremo a rincorrere l’emergenza". Cosa che il Titano non ha intenzione di fare. Per questo il Segretario Righi ricorda che con Amazon si sta lavorando per recuperare il tempo perduto e che presto ci sarà un incontro con gli esponenti di Alibaba.