Caro Vasco, i giovani ti ascoltano

Caro Vasco,  i giovani  ti ascoltano

Caro Vasco, i giovani ti ascoltano

(continua dalla Prima)

(...) Su molti di loro tu eserciti un’influenza potente.

In questi giorni tanti ragazzi e giovani si sono generosamente coinvolti nell’aiutare le popolazioni alluvionate della tua, nostra regione. Sono venuti da tutt’Italia, tanti anche da Rimini: molti di loro li conosco personalmente. Hanno spalato fango, lavato mobili, distribuito pasti, spostato rottami e detriti.

Alla sera erano esausti ma felici; hanno servito, faticato, aiutato, amato chi si trovava in situazioni di grande difficoltà e di lutto. Tutto il mondo ha visto la loro

bellezza interiore.

Permettimi ora di dire una “cosa da prete”: questi ragazzi e giovani hanno manifestato la forza e la capacità di amore di Gesù che è dentro di loro, che è dentro tutti, credenti e non credenti, di ogni religione.

Se puoi, incoraggiali – magari anche dal fronte del palco del ‘Romeo Neri’ – a continuare così, ad essere generosi sempre, attenti verso chi soffre, verso i

malati, verso chi è straniero e fatica ad inserirsi, disponibili a tenere compagnia ad un anziano, ad aiutare un bambino in difficoltà con lo studio, a stare vicino a chi si sente solo e vuoto.

Se vuoi, invitali a non spegnere mai quel desiderio d’infinito che si trova nel cuore di ogni uomo, lo stesso che abita sulle “Dannate nuvole”.

Se puoi, suggerisci loro a non aver paura di una “vita spericolata” e ad “andare al massimo” nell’amore verso gli altri, gli esclusi, i fragili, verso tutti.

Chi vuol “trovare un senso a questa vita” lo può trovare nel rendere felici gli altri. Perché chi dona la sua vita la trova, e c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Grazie di cuore.

Ti accompagno con la preghiera.

Nicolò Anselmi

vescovo di Rimini