Carrà, murale imbrattato a Barcellona Giorgetti: "Gesto stupido, uno scempio"

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Raffaella Carrà, scempio a Barcellona: il murale dedicato all’artista scomparsa è stato imbrattato con frasi omofobe. Episodio choc dunque in Catalogna, dove il dipinto realizzato in omaggio alla showgirl, nota per la sua vicinanza alla comunità Lgbtq, è stato vandalizzato scatenando l’indignazione sui social.

Il video di denuncia, pubblicato su Twitter, ha velocemente fatto il giro del web. C’è grande indignazione, espressa soprattutto sui canali social e sui giornali. Il murale è stato realizzato un mese fa. "Che vergogna … Il murale dedicato alla grande Raffaella Carrà a Barcellona è stato sfregiato con scritte omofobe … Non riesco nemmeno a esprimere la rabbia che provo per queste persone così piccole …", scrive su Twitter Barbara D’Urso.

Indignato anche il sindaco di Bellaria Igea Marina, la città dove Raffaella (nata a Bologna) è cresciuta, allevata dalla nonna Andreina e dalla mamma Iris.

"Un gesto senza senso quello che ignoti hanno fatto a Barcellona imbrattanto il murale dedicato alla nostra ’Lella’ – attacca Filippo Giorgetti –. Durante tutta la sua vita, Raffaella Carrà non ha mai fatto gesti eclatanti a favore o contro chi fa determinate scelte. Mi pare che abbia sempre lasciato la scelta alle persone, come è giusto che sia. Ed è stata la comunità Lgtbq ad averla, a un certo punto della sua luminosa carriera, ’eletta’ per così dire a simbolo di qualunque orientamento sessuale. Questo tipo di gesti, ripeto, che sono senza alcun senso, non aiutano neppure a mio avviso a trovare un equilibrio corretto tra le istanze, anche legittime, a chi aspira a sostenere le ragioni di una famiglia tradizionale, cioè un modello ’strutturato’, e chi invece propone modalità diverse. Se quella che hanno fatto in Spagna, dove Raffaella era molto popolare come è noto, imbrattando il murale è una forma di protesta, dico che si tratta di un gesto assolutamente stupido".

L’amministrazione comunale di Bellaria Igea Marina intanto prosegue nell’iter burocratico che porterà all’intitolazione del nuovo lungomare ciclopedonale (articolo in alto) appunto a Raffaella Carrà. "Dopo la delibera preliminare – prosegue Giorgetti – la giunta ne ha approvato un’altra definitiva. A questo punto attendiamo che esprimano i loro pareri, necessari perché la normativa prevede che usualmente trascorrano dieci anni dalla morte per le intitolazioni, il ministero, la soprintendenza e la prefettura di Rimini".

m. gra.