Casa dalla salute, presidi medici nelle periferie

La Lega continua a raccogliere centinaia di firme mentre la giunta lavora per decentrare i servizi

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La battaglia della Lega per la Casa della salute a Riccione non si ferma, mentre l’amministrazione vaglia le contromosse. Al momento in municipio vige il silenzio. Bocche cucite in attesa che gli incontri con l’Ausl per un decentramento di servizi sanitari in altri quartieri della città abbiano un seguito. Intanto il Carroccio marcia sulle piazze dove sta incassando ampio consenso. La prova lunedì mattina al mercato di San Lorenzo. "C’è stata davvero una grande partecipazione da parte della cittadinanza - spiega Andrea Bedina, ex consigliere comunale della Lega -. In appena un paio di ore abbiamo raccolto 109 firme. Avevo portati tre fogli e sono dovuto tonare a casa per ristamparli. La giornata non è finita lì. E’ proseguita con le perone che ci hanno contattato per firmare. In un solo giorno ne abbiamo raccolte 150. Andremo avanti. Venerdì andremo al mercato di piazza Unità e sabato il banchetto sarà davanti al Conad Boschetto. Poi lunedì ancora la mercato a San Lorenzo". La Lega ha ingranato la quinta, ma anche l’amministrazione spinge sull’acceleratore. Non è un mistero che negli ambienti del Pd un presidio sanitario in quel di San Lorenzo era ben accetto. L’amministrazione ha deciso di cambiare obiettivi puntando sulla riorganizzazione della palazzina a fianco dell’ospedale Ceccarini. Su questo il Pd ha avuto un confronto con l’assessore Gianluca Garulli e il risultato sarebbe stato positivo. Oggi la maggioranza è unita nel pensare che una Casa della salute con tutti i servizi annessi, portata vicina al confine con Coriano non sarebbe stata un’idea vincente. Meglio farla baricentrica rispetto al territorio comunale, dunque la scelta dell’area del Ceccarini è passata. Ma ciò non significa che in maggioranza il pensiero di avere servizi decentrati sia defunto. Al contrario si sta lavorando su questo. D’altronde lo avevano detto la sindaca Angelini e lo stesso Garulli al momento di comunicare il cambio di sede: si ragiona anche su servizi in altre parti della città. E’ quello che si sta facendo in queste ore.

A San Lorenzo come alle Fontanelle ci sono ambulatori di medicina di gruppo. Non sono Case della salute, ma un loro potenziamento con una organizzazione strutturata e nuovi servizi aiuterebbe a gestire meglio l’utenza nella San Lorenzo a monte della statale e nella zona sud.

Per quanto riguarda le strutture da utilizzare si rimane in attesa delle decisioni prese dall’amministrazione. La fumata bianca potrebbe arrivare nei prossimi giorni, per non ritrovarsi con centinaia di firme presentate in municipio dal Carroccio.

Andrea Oliva