Case vendute a peso d’oro: Rimini tra le 10 città più care

La città di Rimini entra nella top ten delle più costose per il mattone in Italia. Comprare una casa costa (caro) a Rimini, quanto a Napoli: per l’esattezza 2.725 euro al metro quadrato. È quanto emerge dallo studio effettuato dall’osservatorio mensile di Immobiliare.it, che ha stilato una classifica dei costi degli immobili analizzando le variazioni del mercato degli acquisti e degli affitti sul periodo dello scorso maggio. A livello nazionale, la media dei prezzi per comprare una casa non supera i 2.118 euro al metro quadrato. Un dato che tuttavia evidenzia come a Rimini si spendano ben 607 euro in più rispetto alla media italiana. Nella top ten la nostra città si posiziona per caro mattone al decimo posto, dietro Siena, Venezia e Trento che registrano valori attorno ai 3mila euro. In testa alla classifica spicca Milano con prezzi da capogiro sui 5.200 euro per metro quadrato. Al secondo posto segue Bolzano dove per una capanna si sfiorano i 4.770 euro al metro quadrato. Medaglia d’argento a Firenze, terza città dove in media i prezzi superano i 4.000 euro. Bologna, dal canto suo, sorpassa Roma e guadagna la posizione di quarta città più cara nel Belpaese, con prezzi medi sui 3.356 euro al metro.

Dall’analisi di Immobiliare.it si evince, insomma, che il mercato residenziale cresce senza scrupoli dove ci sono università, lavoro e turismo. E Rimini – che segna tutte le caselle desiderate dal mercato – non è risparmiata. Un andamento generale del mercato che mette a dura prova le famiglie in cerca dell’agognata proprietà immobiliare. Su tutto si sommano i tassi d’interesse dei mutui, fra l’altro, arrivati alle stelle. L’analisi del portale considera pure la crescita dei prezzi del mattone, restituendo valori che, rispetto allo scorso maggio, a livello nazionale, si attestano abbastanza stabili con una variazione in positivo del 3 per cento. I prezzi inaffrontabili del mattone, poi, aprono il capitolo della carenza di case popolari.

Kristian Gianfreda, assessore alle politiche per la casa spiega che "l’impennata dei prezzi è dovuta al turismo, a causa degli affitti brevi, ma anche dalla presenza dell’università". "Abbiamo un mercato – continua Gianfreda – che non soddisfa le esigenze dei residenti, fra le molte categorie di persone che non riescono ad acquistare una casa ci sono non solo le persone in difficoltà sociale, ma anche chi ha un reddito e figli". Sul piatto però ci sono già i provvedimenti presi da Palazzo Garampi come "il blocco degli sfratti dalle case popolari fino a settembre" e la volontà di "aumentare il parco immobiliare a disposizione del Comune con nuove costruzioni". Senza dimenticare il ’Patto della casa’, un progetto in attesa di delibera regionale che dovrebbe "incentivare i proprietari ad affittare", conclude Gianfreda.

Andrea G. Cammarata