
Louis Dassilva, accusato di omicidio
Primo round, ieri mattina davanti al gup di Rimini Raffaele Deflorio, dell’udienza preliminare che vede implicato Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli. A più di venti mesi dalla notte del 3 ottobre del 2023, quando la 78enne fu massacrata con 29 coltellate nel garage di via del Ciclamino, entra nel vivo la battaglia legale dopo la chiusura delle indagini preliminari condotte dal pm Daniele Paci. Un’udienza tecnica, quella di ieri, cominciata verso le 9.30 e proseguita fino alle 13. Il giudice ha ammesso tredici parti civili su quindici richieste. Escluso dall’ammissione Gianfranco Saponi, ex marito della vittima: secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, infatti, il coniuge divorziato non può costituirsi parte civile. Respinta anche la richiesta di un’associazione contro la violenza sulle donne, in quanto ritenuta non coerente con le caratteristiche del caso in esame. Come preannunciato nei giorni scorsi, non si è invece costituita Manuela Bianchi, nuora della vittima e amante di Dassilva, e oggi diventata la sua principale accusatrice dopo aver riferito agli inquirenti di aver incontrato il senegalese nel seminterrato di via del Ciclamino la mattina in cui è stato ritrovato il corpo di Pierina.
Assente, per la prima volta, in aula l’imputato Louis Dassilva. La rinuncia a comparire è arrivata in mattinata e ha colto di sorpresa anche i suoi difensori. I legali, avvocati Guidi e Fabbri, hanno comunque depositato alcune eccezioni relative al materiale d’indagine: secondo la difesa, parte della documentazione disponibile alla procura non sarebbe stata trasmessa alla controparte. Il giudice si è riservato di decidere sulle eccezioni e ha aggiornato l’udienza a oggi, a partire dalle 10, quando si pronuncerà in merito. "Gianfranco Saponi – hanno precisato Marco e Monica Lunedei, i legali che assistono i figli di Pierina e gli altri parenti della donna – ha ritenuto di voler costituirsi per rappresentare il proprio dolore per la perdita della moglie che, ancorché divorziata, rappresentava per lui una persona cara. Tuttavia, il tribunale non ha ritenuto che sussistessero i requisiti di legge per poter accogliere questa costituzione". La famiglia, inoltre, "tiene a precisare che la signora Pierina non deve essere incasellata in alcuna categoria: non è stata uccisa in quanto donna, né per la sua fede religiosa, per la sua età, o per altre caratteristiche personali. Questo omicidio si è consumato – sostengono i Lunedei – per via del ruolo di investigazione che questa signora stava svolgendo sulla relazione extraconiugale di sua nuora". "Oggi – hanno concluso gli avvocati dei familiari – non siamo qui per quantificare una cifra, non siamo qui a chiedere denaro. Anche perché l’imputato di oggi non ha le possibilità di ristorare il danno che ha cagionato a questa famiglia. Siamo qui, in aula, a rappresentare i familiari per giustizia e per verità, per una questione puramente morale". "Abbiamo presentato eccezioni su alcuni aspetti difensivi riguardanti il fascicolo messo a disposizione della difesa – dicono gli avvocati di Louis, Riario Fabbri e Andrea Guidi –. Abbiamo chiesto di verificare la completezza del materiale presente nel fascicolo. Durante la visione degli atti, abbiamo trovato riferimenti a documentazioni che non risultano effettivamente trasmesse. Abbiamo quindi chiesto la messa a disposizione di questi atti".
Lorenzo Muccioli