LORENZO MUCCIOLI E FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Caso Pierina, nuova guerra di perizie. La difesa ‘smonta’ l’audio: “La voce femminile non è di Manuela”

I legali di Dassilva hanno conclusioni contrarie sulla registrazione dell’omicidio in cui verrebbero riconosciute parole di Louis e Manuela. Barzan: “Lei ha un alibi”

Caso Pierina, nuova guerra di perizie. La difesa ‘smonta’ l’audio: “La voce femminile non è di Manuela”

Rimini, 3 aprile 2025 – Un nuovo scontro. Questa volta a colpi di perizie fonometriche, per capire se sia possibile attribuire a qualcuno di specifico i suoni captati nel garage sotterraneo di via del Ciclamino, là dove Pierina Paganelli è stata assassinata con 29 coltellate.

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Louis Dassilva è indagato per omicidio volontario pluriaggravato, Manuela Bianchi è indagata per favoreggiamento (foto Migliorini)

Un braccio di ferro tra pubblica accusa e difesa che si gioca sull’analisi scientifica dei rumori che avrebbero fatto da contorno alla brutale aggressione. Da una parte c’è la perizia fonica del consulente della Procura di Rimini, Marco Perino. Secondo il quale la telecamera installata nel box auto di un condomino non solo ha registrato le urla della vittima, ma anche alcune voci che l’esperto ritiene potenzialmente compatibili con quelle di Louis Dassilva, indagato per l’omicidio, e della sua amante, Manuela Bianchi, indagata per favoreggiamento.

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Diammetralmente opposto invece è il parere di Marco Zonaro, consulente tecnico incaricato da Riario Fabbri e Andrea Guidi, gli avvocati del pool difensivo di Louis. Tra le 22.09 e le 22.14 del 3 ottobre 2023, mentre la Paganelli veniva accoltellata mortalmente, la telecamera ha registrato degli eventi sonori compatibili con un grido, di medio-alta intensità di emissione e bassissima intensità, attribuito proprio alla pensionata 78enne. Vi sono poi ulteriori emissioni assimilabili a produzione sonora vocale e che sembrano timbricamente diversi dalle emissioni vocali di Pierina Paganelli. Tuttavia, secondo il perito della difesa di Dassilva, il materiale disponibile non consente, da un punto di vista scientifico, di delineare con precisione la natura delle emissioni sonore, né tantomeno parole ben definite o l’identità di altre persone oltre alla vittima.

Stesso discorso vale anche per il lasso temporale compreso tra le 8 e le 8.30 del 4 ottobre 2023, la mattina in cui è stato ritrovato corpo. Manuela Bianchi sostiene di aver incontrato Dassilva, al suo rientro a casa, e che il senegalese le avrebbe detto che c’era una donna stesa a terra. Ciò presuppone uno scambio di battute tra i due amanti. Stando alla consulenza di Zonaro, tuttavia, nella finestra che va dall’orario di arrivo dell’autovettura di Manuela Bianchi e fino alle 8.20 non sono stati rilevati eventi sonori compatibili con il parlato umano, mentre nella consulenza della procura sono evidenziati stralci di parole riconducibili alla conversazione tra due persone di sesso diverso.

Due perizie, due versioni diverse e contrastanti alla ricerca di una sola verità. Secondo il consulente della Procura, già alle 22.02.45 la telecamera registrerebbe le parole “stai più indietro”, pronunciate da uno speaker maschile dieci minuti prima della sequenza omicidiaria. Poi, alle 22.12.11 sarebbe possibile udire una voce maschile compatibile con quella di Dassilva pronunciare la parola “calma”, poco prima delle coltellate mortali. Un minuto dopo, alle 22:13:41, una voce femminile, attribuibile a Bianchi, esclama con tono deciso “buona!”. E subito dopo, Dassilva avrebbe pronunciato un’altra frase, non del tutto intellegibile, terminante con il termine “ragaza” o “ragazza”, coincidente con la fine dell’aggressione.

“Per quanto riguarda la voce femminile rilevata nelle registrazioni – ha precisato il criminalista Davide Barzan, consulente di Manuela – si evidenzia che, a causa della sovrapposizione di rumori e distorsioni ambientali, risulta estremamente difficile una distinzione chiara. A nostro parere, tale voce potrebbe comunque appartenere a Pierina, pur risultando alterata dal contesto sonoro e purtroppo dalle coltellate inflitte. Si ribadisce infine che, all’orario indicato dalla perizia, Manuela stava utilizzando il proprio telefono cellulare per effettuare ricerche online relative a borse di lusso e, poco dopo, inviava un messaggio WhatsApp a Dassilva”.