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Cronaca

Caso Pierina, i tempi si allungano. Arriva la proroga delle indagini. La procura avrà altri sei mesi

Slitta a novembre il termine entro cui chiudere l’inchiesta che così avrà una durata di due anni. Alla base della decisione, i tanti incidenti probatori in corso e nuovi accertamenti da compiere. .

Louis Dassilva, 34enne senegalese e vicino di Pierina, è per ora il solo indagato per l’accusa di omicidio volontario

Louis Dassilva, 34enne senegalese e vicino di Pierina, è per ora il solo indagato per l’accusa di omicidio volontario

di Francesco ZuppiroliDiciotto mesi non bastano. Un anno e mezzo non è stato sufficiente a chi indaga per fare piena luce sul delitto di via del Ciclamino: per scoprire la verità sull’omicidio di Pierina Paganelli. Troppi indizi ancora da trovare, versioni da verificare, cose che non tornano. Ecco perché il pm Daniele Paci, che coordina il lavoro della squadra mobile di Rimini, ha chiesto e ottenuto dal gip Vinicio Cantarini la proroga del termine delle indagini per ulteriori sei mesi di tempo. Anziché fermarsi all’inizio di maggio dunque, l’inchiesta che oggi vede indagato per omicidio Louis Dassilva e per favoreggiamento l’ex amante Manuela Bianchi andrà avanti fino al 6 novembre, quando saranno passati due anni esatti dal delitto.

Saranno insomma 24 i mesi a disposizione della procura: opzione concessa per i casi più complessi come ormai il delitto di via del Ciclamino s’inquadra a pieno titolo. Alla base della richiesta della procura c’è la grande quantità di incidenti probatori aperti sul tavolo e per cui venerdì potrà essere una giornata cruciale. Ma le udienze fissate per discutere i risultati degli accertamenti sul Dna isolato sui reperti della Scientifica, sui cellulari di Dassilva e sulla telecamera della farmacia difficilmente troveranno subito un punto d’arrivo. Più probabile infatti che le parti richiedano ulteriori accertamenti. Nello specifico, quasi scontato il prosieguo dell’esame sulla telecamera della farmacia, che la sera del 3 ottobre ’23 riprese una persona attraversare via del Ciclamino alle 22.17, quattro minuti dopo l’assassinio di Pierina.

In questo caso, stando a quanto trapela, i consulenti della procura sono al lavoro per ’smontare’ la conclusione preliminare del collegio peritale del gip, il quale invece ha specificato come in base all’altezza l’ignoto immortalato dalla cam3 non possa essere Dassilva. Le contestazioni potrebbero ruotare intorno a presunte difficoltà nel determinare con certezza l’altezza della figura ripresa, con conseguente suggestione a continuare nell’accertamento irripetibile per rispondere a tutti i questi originali, compreso colore della pelle e retroflessione della spalla. Stesso discorso anche per i cellulari, dove invece ad avere interesse a vederci chiaro saranno gli avvocati dell’indagato. Riario Fabbri e Andrea Guidi infatti dovrebbero chiedere ulteriori accertamenti sulla natura attiva o passiva di un evento di sistema registrato dal telefono di Dassilva in orario compatibile col delitto e ulteriori esami sull’attività cristallizzata dall’app ’Apple Healthy’ in orari ritenuti di interesse. A chiudersi potrebbe essere invece la ’partita’ sul Dna, anche se non è escluso un focus in udienza sulla possibilità che l’estrema scarsità di materiale biologico isolato – anche della stessa vittima – sia dovuto a un’accurata pulizia della scena del crimine e ricomposizione della salma di Pierina. Una circostanza, questa, che era emersa anche in un audio di Valeria Bartolucci, moglie di Dassilva, dove ipotizzava che la scena fosse stata appunto pulita con tanto di consiglio del detergente da usare.

Insomma, la babele di accertamenti è ancora ben lontana dall’essere scalata. Mentre non è nemmeno escluso che ad essa non si aggiungano nuovi importanti tasselli che si sarebbero resi indispensabili al lavoro della procura da dopo l’interrogatorio di Manuela. La recente iscrizione della nuora di Pierina al registro degli indagati infatti ha rappresentato un nuovo punto di svolta con la squadra mobile impegnata a trovare riscontri, incongruenze o punti ciechi nelle informazioni fornite dalla Bianchi, insieme a nuove ricostruzioni della mattina del ritrovamento del cadavere che inguaierebbero Dasilva. Dal faccia a faccia possibile tra i due ex amanti per cristallizzare le dichiarazioni di Manuela in incidente probatorio a un altro accertamento super partes nella registrazione audio della telecamera in garage in cui si sentirebbero, per la procura, Manuela e Dassilva confabulare negli 11 minuti di vuoto finiti sotto la lente. Il giallo di Pierina Paganelli insomma è lontano dalla sua conclusione e per arrivare a formulare una richiesta di rinvio a giudizio, che sia per Louis o per chiunque altro, la procura ora avrà altri 6 mesi, fino a quando il giallo non avrà ’compiuto’ due anni.