
Louis Dassilva è indagato per l’omicidio volontario e pluriaggravato di Pierina
e Francesco Zuppiroli Potrebbe essercene un altro, di incidente probatorio, nell’ambito dell’inchiesta per far luce sull’omicidio di Pierina Paganelli. Dopo la cristallizzazione degli esiti degli accertamenti sul Dna isolato sulla scena del crimine, sui dati dei telefoni di Louis Dassilva, sulla telecamera della farmacia San Martino e sulle dichiarazioni rese da Manuela Bianchi circa la mattina del ritrovamento del cadavere della suocera, ora gli avvocati di Louis Dassilva hanno richiesto un quinto incidente probatorio. Nello specifico, i legali Riario Fabbri e Andrea Guidi hanno annunciato di aver depositato al gip Vinicio Cantarini la richiesta di un accertamento irripetibile di natura fonica, finalizzato ad accertare se i suoni che vengono percepiti e registrati dalla telecamera di un condomino posta nei garage di via del Ciclamino 31 siano intellegibili e, se sì, se siano riconducibili a voci umane, nonché a riconoscere suoni di oggetti, quali basculanti, porte tagliafuoco o ascensori.
Insomma, la richiesta dei difensori di Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio 2024 anche a seguito dei nuovi e recenti rigetti agli appelli di scarcerazione, è quella di cristallizzare mediante perizia di un consulente super partes incaricato dal Tribunale ciò che la telecamera posta a 60 metri circa dal luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli registrò in alcuni momenti precisi. Sotto la lente, gli avvocati hanno chiesto che vengano posti sia il pomeriggio che la sera del 3 ottobre 2023, quando Pierina fu uccisa nel seminterrato di via del Ciclamino 31 con 29 coltellate alle 22.13. Ancora, la richiesta si estende alla perizia dei suoni anche della notte tra il 3 e il 4, nonché la mattina del 4 ottobre, quando per la procura – così come testimoniato anche da Manuela Bianchi – Dassilva e l’allora amante si sarebbero incontrati nel garage degli orrori prima del ritrovamento del cadavere della vittima di omicidio. "Ogni spazio temporale ha un motivo per cui vanno approfonditi i dati raccolti dalla cam", hanno commentato i legali di Louis.
Nella richiesta, Fabbri e Guidi hanno dunque evidenziato come secondo la difesa dell’indagato sussista sia la rilevanza che la pertinenza di capire la dinamica degli eventi concomitanti all’omicidio e, dunque, la presenza o meno dell’indagato sulla scena del crimine. Ritenendo dunque la richiesta ammissibile anche dopo la chiusura delle indagini preliminari, ma prima della fissazione dell’udienza preliminare, gli avvocati sollecitano poi il gip sulla necessità dell’incidente probatorio in quanto sussista per i legali sia la possibilità di alterazione dei suoni (come nel caso di cambiamenti o sostituzioni delle porte tagliafuoco) sia il rischio che – se chiesta in fase dibattimentale del processo – la perizia fonica potrebbe determinare una sospensione del processo sopra i 60 giorni.
Il punto, dunque, è quello di cristallizzare in una perizia super partes se i suoni rilevati dal consulente della procura e, in alcuni casi, attribuiti all’indagato e a Manuela Bianchi – in particolare alla mattina del ritrovamento di Pierina uccisa, inquadrando così un supporto tecnico alla versione fornita dalla Bianchi – siano da considerarsi corretti e ascrivibili. Il gip Cantarini avrà ora cinque giorni a disposizione per decidere se accogliere o meno la richiesta degli avvocati di Louis. Il tutto mentre ieri pomeriggio Valeria Bartolucci, moglie dell’indagato, si è recata in questura per ritirare il proprio pc, dissequestrato dalla polizia.