"Cecchetto?. Ora si dimetta"

FdI boccia l’asse tra la sindaca e il produttore. Paolini: "C’è un conflitto d’interessi evidente".

"Noi di Fratelli d’Italia Riccione bocciamo senza remore l’appello lanciato dalla sindaca al consigliere Claudio Cecchetto". L’idillio è già finito, bruscamente. Stefano Paolini si era peseato in ocnislgio comuanle il 29 novembre, al primo giorno sui banchi dle consiglio, aprendo le braccia alla maggioranza che supporta la sindaca Angelini, come segno dlela disponibiilità a dialogare per il bene dellla città. Ma la Angelini ha scelto sui banchi dell’opposizione, Claudio Cecchetto, prossimo a fare il salto per passare dall’altra parte.

"Una mossa di bassa politica per mettere una stampella all’attuale amministrazione traballante e incapace di dare una guida sicura alla città", ribatte il coordinatore di FdI Se l’operazone Cecchetto darà maggiore stabilità nei numeri in consilgio alla coalizione angelini, è anche vero che raffoza i rapporti tra i parrtiti al’opposizione, che hanon già iniziato a inviare comunicati cogiunti per cordinae gi attacchi allasindaca e alla sua maggioranza. Ma dell’operazione Cecchetto, Fd’I sottolinea anche "Il conflitto d’interesse è chiaro e netto", come già detto dai consilgieri di opposizione Gianluca Vannucci e Valentina Villa, con un passaato tra le fila della maggioranza. "Cecchetto ha un incarico per Visit Romagna, partecipata del Comune di Riccione - ripredne Paolini -. Dunque non si tratta di mettere in discussione o in dubbio la conoscenza del mondo dello spettacolo di Cecchetto, ma appare evidente un chiaro conflitto di interessi. Ora si dimetta". La chiamata della sindaca al produttura er Fd’I "denota soprattutto l’incapacità dell’attuale giunta, assolutamente traballante nei numeri e non in grado di dare un percorso certo di sviluppo alla nostra città". La mossa della sindaca ha consolidato l’azione di una opposizione che fino a poco più di un mese fa viaggiava per compartiment stagni. "La sindaca fa anche figli e figliastri tra un’opposizione con cui vuole dialogare e un’opposizione con cui non vuole dialogare. Sinceramente ci dispiace, non è lei a scegliere chi siede sui scranni della minoranza, ma i cittadini. E così facendo li esclude. D’altronde la sindaca non accoglie ma divide ed esclude, non è la sindaca di tutti".

Andrea Oliva