Hotel di Rimini sfidano la quarta ondata

La curva dei contagi continua a salire e le prenotazioni negli alberghi rallentano: "Ma non ci sono state disdette di massa"

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Prenotazioni a rilento a causa dell’evoluzione della situazione epidemiologica. C’è poi la crisi cronica di personale. "Soprattutto in questo periodo, con tempi di lavoro ridotti viste le aperture delle strutture concentrate a ridosso del Capodanno, trovare personale è ancor più complicato che in estate", premette il presidente di Federalberghi Bruno Bianchini. La terza spada di Damocle riguarda gli interventi di riqualificazione. "Tanti hanno scelto di sfruttare il bonus 90%, quello per le facciate, ma ultimamente sono cambiate le norme e ancora oggi, con gli hotel chiusi, non si sa quanto si riuscirà a portare in detrazione". Insomma, le spine natalizie per il settore alberghiero non mancano. Non sarà dunque un’apertura trionfale. "Dalle indicazioni che ci stanno arrivando dagli associati penso che potremmo avvicinarsi al centinaio di hotel aperti nel periodo del Capodanno" precisa Luca Cevoli direttore di Federalberghi. Prima della pandemia un San Silvestro con un centinaio circa di strutture alberghiere aperte, incluse le Rta, sarebbe stato letto come un bicchiere mezzo vuoto. "Ma con tutte le variabili che continuano a esserci - riprende Cevoli - sarebbe un risultato molto positivo portare circa cento strutture aperte per la fine dell’anno".

Rimanendo sul tema prenotazioni, il decreto governativo sulla stretta natalizia in materia di Green pass che si somma all’aumento dei contagi, ricoveri e posti occupati in terapia intensiva, stanno rallentando la corsa delle prenotazioni. All’inizio del mese di novembre le richieste andavano ben oltre le aspettative. Tre settimane fa c’erano strutture che avevano prenotato circa la metà delle camere. "Poi le richieste sono rallentate. Non ci sono state disdette di massa, questo assolutamente no, ma le richieste per Capodanno si sono raffreddate" aggiunge Bianchini.

Sul fronte del personale va anche peggio. Ieri sul portale di Federalberghi dove le strutture ricettive cercano dipendenti, erano presenti 119 annunci. Prima dell’estate, quando c’è la corsa ad aprire si era arrivati a circa 300, ma in quel periodo il numero delle strutture sul mercato dle lavoro è molto superiore. La stessa Federalberghi sta cercando soluzioni per cercare di arginare il problema. Già prima dell’estate si era mossa per indirizzare i giovani della scuola alberghiera nelle strutture, stringendo un legame sempre più stretto con l’istituto Savioli. A muoversi non è solo l’associazione di categoria. In riviera ci sono società che stanno contattando le stesse associazioni per fornire personale in arrivo dall’estero.

Andrea Oliva