C’erano una volta i ‘bagarini’: al Gran Premio sono scomparsi

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Le persone non si fidano più dei ‘bagarini’. Per decenni il biglietto acquistato a prezzi da urlo per entrare a vedere il Gran Premio a Misano è stato per qualcuno un’abitudine, tanto che i controlli delle fiamme gialle hanno pizzicato in passato diversi ‘bagarini’.

Nel weekend scorso le pattuglie, sia in uniforme che in borghese e anche con l’ausilio delle unità cinofile, hanno svolto numerosi controlli per contrastare i traffici illeciti e la contraffazione dei marchi, oltre al cosiddetto ‘bagarinaggio’. Quest’anno, merito anche dell’azione preventiva della Guardia di finanza con ben 50 unità impegnati tra venerdì e domenica, il ‘bagarino’ è parso una specie in via d’estinzione. Parte del merito va anche ai tifosi che non si fidano più dei biglietti acquistati fuori dal circuito, e sempre più spesso vogliono verificare la disponibilità degli ingressi alle casse, scoprendo che i biglietti ci sono e al prezzo fissato, senza alcuna maggiorazione.

Nel weekend sono stati fatti controlli anche sulle attività di parcheggio private a ridosso del circuito. In particolare, sono stati 6 i gestori occasionali di parcheggi controllati. È stata rilevata una irregolarità nella richiesta di autorizzazione avanzata al Comune di Misano. Sarà ora il municipio a prendere provvedimenti.

Tra le attività di controllo anche quelle in materia di memorizzazione ed invio telematico dei corrispettivi nei confronti di altrettanti ambulanti presenti nelle vicinanze dell’autodromo.