Cesarini, Sivori, Maradona: "Il mio viaggio tra i miti"

Federico Buffa a Cattolica con lo spettacolo ‘La milonga del fútbol’ "L’Argentina è un Paese che amo e che ha dato tanto al calcio".

Cesarini, Sivori, Maradona: "Il mio viaggio tra i miti"
Cesarini, Sivori, Maradona: "Il mio viaggio tra i miti"

Dopo Italia Mundial, Federico Buffa, celebre storyteller del giornalismo sportivo torna in teatro con La milonga del fútbol. L’appuntamento è per stasera alle 21 al Teatro della Regina di Cattolica. Lo spettacolo che vedrà sul palco anche Alessandro Nidi (pianoforte) e Mascia Foschi (canto) è in sintesi la storia di tre icone del calcio, Renato Cesarini, Omar Sivori ed el pibe de oro Diego Armando Maradona. "È una storia basata sul Novecento argentino – dice Buffa –, secolo impressionante nel quale ci sono stati cinque colpi di Stato. È un Paese difficile del quale sono perdutamente innamorato, come raccontarlo se non attraverso i suoi campioni di calcio? Di fatto nel primo quarto d’ora lo spettacolo è preceduto da una parte legata all’emigrazione italiana, cominciata nel 1870 con l’Unità d’Italia".

Perché questa introduzione?

"Mi piaceva raccontare come si presentava il viaggio, come gli italiani si inserivano, cosa facevano appena arrivati a Buenos Aires".

Da qui le tre storie?

"La prima è quella di Renato Cesarini, i genitori erano emigrati nel 1906, lui anni dopo ritorna in Italia come calciatore e conduce la Juventus a cinque scudetti consecutivi, un record. L’ha fatto assieme ad altri due argentini italiani Luis Monti e Raimundo (Mumo) Orsi, fondamentali nella squadra che ha vinto i mondiali nel 1934. Tutti quanti tornano a casa quando Mussolini nel 1935 dichiara l’Italia Paese militarizzato".

I personaggi dello spettacolo sono legati tra loro?

"Certo, Cesarini è pure scopritore di Omar Sivori, cognome di Papa Bergoglio dal lato materno. Omar, nato in Argentina da italiani, è colui che nel 1978 consola Maradona escluso dal mondiale, gli dice parole meravigliose che Diego non dimenticherà mai e che legano i tre personaggi, come pure l’italianità. Maradona infatti è per metà italiano da parte mamma. La milonga del fútbol è quindi la storia di dieci scudetti italiani, che seguiamo solo nella loro parte argentina, e con tantissima musica, la Foschi, romagnola, canta magnificamente, altrettanto bene Nidi suona il pianoforte".

A quale dei tre goleador è più affezionato?

"Cesarini è irresistibile. Si deve a lui l’espressione in zona Cesarini per la sua popolarità trequatto anni fa usata pure dal presidente del Consiglio Conte. Inventata da un giornalista è nel lessico italiano, deriva dal suo famosissimo goal segnato nel 1931. Di fatto tutti tre i giocatori hanno avuto straordinarie capacità tecniche".

Il tour va avanti, intanto lavora su altro?

"Ho un altro progetto per il teatro, ma ne parleremo più avanti. Nel frattempo su Sky con un nuovo format continuo a fare non il narratore, ma l’intervistatore di personaggi sportivi".

Di recente in Paws of fury – La leggenda di Hank rivisitazione animata di Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks, ha fatto il doppiatore.

"Quello è stato davvero difficile e complicato, perché dovevo seguire i movimenti della bocca e sotto avevo un Mel Brooks con marcato accento newyorkese e io lo dovevo fare in modo caricaturale in italiano".

Che significa per lei tornare in Romagna?

"Mi viene da dire casa. Più che la costa amo l’entroterra che per me è magnifico. È lì, nei borghi malatestiani, che si deve andare".

Nives Concolino