Cherry Bank, patto con le aziende: "Pronti a fare la nostra parte"

L’amministratore Bossi incontra gli imprenditori a Cattolica: al centro le difficoltà di accesso al credito

Cherry Bank, patto con le aziende: "Pronti a fare la nostra parte"

Giovanni Bossi, ad di Cherry Bank, l’istituto che nel 2023 ha incorporato la Popolare Valconca

"L’intenzione che abbiamo è quella di continuare a essere un partner intelligente e stimolante per le aziende con cui dialogare. Abbiamo tante risorse sul territorio che possono dare una mano ed essere punto di confronto con le imprese, con le famiglie". Un patto con gli imprenditori della Valconca. Per dare gambe al rilancio economico del territorio in un momento storico tutt’altro che semplice, tornando ad aprire il rubinetto dei finanziamenti. Questo l’impegno assunto da Cherry Bank – l’istituto che nel dicembre del 2023 ha incorporato la storica Banca Popolare Valconca – nel corso di un incontro con gli imprenditori svoltosi martedì scorso al Kursaal di Cattolica. Presente l’amministratore della banca, Giovanni Bossi.

Nella sua analisi, Bossi ha proposto una riflessione sulla difficoltà che le imprese avranno, in maniera sempre più crescente, nell’accedere al credito, "situazione conseguente soprattutto ai meccanismi di garanzie pubbliche messe in atto dalla finanza pubblica per far fronte agli eventi non ricorrenti successi che ora si stanno riducendo, ma che lasciano alle spalle la capacità del sistema bancario di fare credito, capacità che si è diradata in questi ultimi anni". Nell’intervento di Bossi c’è spazio anche per considerazioni sul quadro macroeconomico. "I tassi di interesse riguardano un po’ tutte le imprese, gli imprenditori e anche gli investitori perché sono un elemento importantissimo della nostra attività. Sei mesi fa la situazione non era chiara, oggi la situazione si sta chiarendo. Ci aspettiamo che nell’arco di 9/12 mesi i tassi di interesse scendano fino al 2,50%, vuol dire un punto e mezzo meno dei massimi di 6/8 mesi fa. Un punto e mezzo è quanto serve ora per raggiungere il tasso neutrale, se esso è il 2,5%. Non torneremo con i tassi a zero che abbiamo visto dai tempi della grande crisi finanziaria in avanti, quindi del 2012, 2011, 2013".

"I tassi a zero – osserva Bossi – sono stati un’anomalia e io credo che non li vedremo mai più, lo spero perché se dovessimo rivederli di nuovo vorrebbe dire che abbiamo un problema molto serio che richiede i tassi a zero di nuovo e auguro al nostro pianeta che non accada. Se Bce va nella direzione che ci immaginiamo, questo comporta che le banche, il sistema finanziario in generale, si adatti istantaneamente a questi tassi". Di qui la volontà di istituire un filo diretto con le imprese che operano in Valconca. "Noi, Cherry Bank, faremo l’impossibile per continuare a finanziare, pur restando un’impresa – ha detto Bossi –. Però a livello di sistema mi aspetto che ci siano delle difficoltà, crescenti, da parte delle banche a supportare le imprese".