"Chi lo ha offeso dovrà pagare"

L’indagine sull morte di Umberto Sorrentino, coordinata dal pm Paolo Gengarelli, è affidata ai carabinieri. Sono stati loro i primi ad accorrere sul posto, il giorno in cui è stato ritrovato il corpo senza vita del 47enne. Il sostituto procuratore ha ritenuto non necessario eseguire l’autopsia. Ma restano ancora alcuni aspetti della vicenda da chiarire. Per esempio: i bancali di acqua potevano stare lì, sul retro del supermercato, in un luogo accessibile a tutti? Nel frattempo la famiglia di Sorrentino, attraverso i suoi legali Massimo Vico e Marco Baldovini (entrambi parenti della vittima), ha deciso di non restare in silenzio di fronte all’odio che si è scatenato sui social. "Stiamo raccogliendo il materiale apparso su Facebook e non solo – confermano gli avvocati – Intendiamo agire per vie legali contro chi ha offeso e infangato Umberto e la sua famiglia".