"Chi vince non si cambia Precedenza alla Raffaelli"

Morrone: "Zilli fa profezie che non si avverano, sbagliato non sostenere Elena. Paura di Gnassi per il collegio uninominale? Contenderemo tutti i seggi rossi"

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Candidato che vince non si cambia. Parte da qui Jacopo Morrone responsabile romagnolo della Lega per chiudere ogni spiraglio alle rivendicazioni di Filippo Zilli, vice commissario provinciale di Fratelli d’IItalia. I Fratelli non vogliono farsi dettare l’agenda politica e tanto meno il nome del candidato dal resto del centrodestra, da qui la richiesta esplicita di essere coloro che indicheranno il nome del candidato che tra le fila dei Fratelli dovrebbe essere Mimma Spinelli, oggi vicesindaco a Coriano dopo due legislature da primo cittadino.

Morrone, il dialogo è possibile con FdI, oppure sul candidato non ci sono margini?

"Innanzitutto credo si debba partire da un dato di fatto…"

Sarebbe?

"Alle ultime elezioni politiche questo collegio lo abbiamo vinto. E ad averlo vinto è stata Elena Raffaelli. E’ logico che prima di tutto spetti a lei la decisione di ripresentarsi. Poi si possono fare altre considerazioni sui numeri e le proiezioni dei partiti del centrodestra, ma resta il dato di partenza. Ritengo illogico non confermare un candidato vincente".

Come convincere FdI?

"Zilli ha la capacità di fare profezie che poi non si avverano mai. Sinceramente non so perché parli così. Sarebbe politicamente un errore non sostenere all’uninominale per la Camera la figura di Elena Raffaelli. Ha maturato esperienza amministrativa in anni di Parlamento, ha dimostrato di essere in gamba, è anche una rappresentante del mondo balneare. Se guardiamo alle sue caratteristiche non vedo perché bisognerebbe cambiare candidato rischiando di andarsi a complicare la vita".

Con le difficoltà interne al centrosinistra pensa che la vittoria nel collegio uninominale per la Camera sia alla portata?

"Nella sinistra ci sono tante frizioni e rotture. Il seggio è certamente contendibile, dirò di più, per come stanno evolvendo le condizioni tutti i seggi cosiddetti rossi saranno contendibili".

E se dall’altra parte doveste trovare Andrea Gnassi?

"Nel centrosinistra sono tanti quelli che aspirano a presentarsi in un collegio. Ma una cosa è una corsa a sindaco in un comune, altra cosa sono le politiche nazionali, le dinamiche sono ben diverse".

Nella Romagna, tolta Ravenna, avremo il grande seggio per il Senato con due posti disponibili. I riminesi riusciranno a giocarsi qualche carta?

"Io sosterrò tutto il territorio romagnolo. Dovremo anche capire se ci sarà Antonio Barboni (senatore uscente di Forza Italia, ndr) , una persona che personalmente stimo. Ma in questo caso, e quando si parla di listino, le decisioni del nazionale saranno importanti".

Andrea Oliva