
Una pattuglia della polizia locale in piazza Ganganelli
Se le gravi accuse contro di lui saranno confermate al processo e il vigile verrà condannato, "chiederemo il risarcimento dei danni". Il Comune di Santarcangelo e l’Unione dei comuni della Valmarecchia (l’ente da cui dipende la polizia locale) si costituiranno parte al civile al processo che partirà il 16 aprile contro un agente accusato di concussione. Un anno fa l’agente, un 53enne di origini campane ma da tempo in servizio al comando della polizia locale di Santarcangelo, era finito agli arresti domiciliari dopo l’indagine scattata nei suoi confronti e condotta dalla Squadra mobile della polizia. Sette gli episodi di concussione contestati al vigile, di cui almeno tre consumati. L’agente si presentava dai titolari di attività commerciali a Santarcangelo, Verucchio e in altri comuni della Valmarecchia, chiedendo il ‘pizzo’ per evitare ai negozianti eventuali controlli e multe.
Difeso dagli avvocati Francesco Pisciotti e Massimiliano Giacumbo, il vigile è ritornato al lavoro da alcuni mesi, ma ora svolge altre mansioni in un ufficio diverso. E ha l’obbligo di non avvicinarsi ai negozianti ai quali (secondo l’accusa) avrebbe chiesto il ’pizzo’. Una decisione presa dal Comune di Santarcangelo e dall’Unione Valmarecchia, in attesa di capire come andrà a finire il processo. Nel frattempo i due enti si sono costituiti parte civile nel processo, che partirà il 16 aprile: il Comune e l’Unione saranno assistiti dall’avvocato Moreno Maresi.
"Ferma restando la presunzione di innocenza sino all’ultimo grado di giudizio, per la gravità dei reati contestati e per l’impatto mediatico della vicenda – dice l’assessore Luca Paganelli – abbiamo deciso di tutelare l’immagine del Comune e dell’Unione costituendoci parte civile al processo. Siamo intenzionati a chiedere il risarcimento dei danni a qualunque titolo, in caso di condanna dell’imputato. Riteniamo questa scelta un atto doveroso a fronte alle contestazioni particolarmente gravi nei confronti del’agente, la cui eventuale conferma (in caso di condanna) rischia di incrinare il rapporto di fiducia tra gli enti locali e i cittadini. Un rapporto che invece deve poter continuare a vedere, nell’Unione Valmarecchia e nei Comuni che ne fanno parte, punti di riferimento a tutela dei principi di legalità, equità e trasparenza".